Lo Stato aiuti Tiberio Bentivoglio!

(ANSA) – ROMA, 30 SET – “Tiberio Bentivoglio sta sprofondando nelle sabbie mobili del ‘vorrei ma non posso’: da oltre 20 anni Bentivoglio a Reggio Calabria resiste alla ‘ndrangheta, ha subito diversi attentati dinamitardi, almeno un tentato omicidio”, ma lo Stato non si muove. Lo afferma il deputato Pd Davide Mattiello, esponente della Commissione Antimafia, a proposito della situazione del commerciante calabrese, testimone di giustizia. “L’ultimo atto intimidatorio – sottolinea Mattiello – nel giorno del Giovedi’ Santo della Pasqua appena trascorsa. Negli anni, soldi dall’Antiracket ne ha ricevuti, ma a singhiozzo e in una situazione ambientale cosi’ ostile da vanificare ogni tentativo di ripresa. I debiti si sono accumulati e oggi Bentivoglio rischia di perdere tutto, mangiato dalle procedure esecutive. Non e’ l’unico per altro. Eppure questa somma di circostanze che segnalano un rischio concreto e attuale di morte indotta, tramite soffocamento sociale progressivo, pare non basti a smuovere l’intervento dello Stato. Pare che non ci siano le condizioni per inserire urgentemente Bentivoglio nel programma speciale di protezione, pare non ci siano le condizioni per ottenere l’intervento urgente della Commissione Centrale e della Prefettura di Reggio Calabria affinche’ vengano sospese le procedure esecutive. Ma e’ un errore. La mafia – prosegue il deputato Pd – minaccia e uccide in molti modi, e’ gravemente miope non accorgersi che il calvario di Bentivoglio e’ il prodotto diretto della volonta’ mafiosa di fargliela pagare. Mi rivolgo al Procuratore di Reggio Calabria Cafiero De Raho e al vice Ministro Bubbico: quando Tiberio Bentivoglio sara’ morto a nulla servira’ fare l’elenco di cio’ che si sarebbe voluto fare e non si e’ potuto fare. Una legge che non fa giustizia e’ semplicemente una legge sbagliata”

Allarme per la vita di Don Ciotti

Subito in Antimafia audizioni Alfano, Minniti e Roberti Roma, 29 set. (AdnKronos) – “L’ultimo allarme per la vita di don Ciotti, lanciato da varie procure, ci inquieta”. E’ quanto afferma Davide Mattiello, deputato Pd e componente della commissione Antimafia, che in una nota spiega: “Ci sono cose precise e concrete che vanno fatte. Come avevamo già chiesto, ribadiamo con forza che l’Antimafia tenga al più presto l’audizione del ministro dell’Interno, Angelino Alfano, per capire quali dispositivi per la sicurezza di don Ciotti e di chi gli è più vicino siano stati presi”. Il parlamentare Pd chiede che vengano sentiti in Antimafia anche il sottosegretario con delega all’intelligence, Marco Minniti, “sugli eventuali collegamenti tra mafiosi ed altri ambienti”, e il procuratore nazionale antimafia, Franco Roberti, “per capire quali pezzi dell’organizzazione mafiosa si stiano muovendo”. 

A Genova l’ennesimo fallimento.

‘A Genova si consuma l’ennesimo fallimento nella gestione dei beni confiscati alla mafia, cosa sta facendo il Prefetto Postiglione? La situazione è nota ed inquietante per i profili di opacità e indeterminatezza: che decine di appartamenti definitivamente confiscati a Canfarotta non vengano utilizzati per finalità sociali è già di per se’ una cosa grave, che qualcuno pensi di venderli è ancora più grave, perché con la fame di giustizia sociale che c’è in questo tempo di crisi, le Istituzioni dovrebbero fare a gara per trasformare appartamenti del genere in una risorsa per chi la casa non ce l’ha, perché non riesce a pagare mutui o affitti a prezzi di mercato. Ma che rimanga addirittura il sospetto che molti di questi appartamenti siano stati affittati a prestanome del clan, che hanno continuato ad esercitarvi prostituzione ed altri traffici è insopportabile. Uno schiaffo alla credibilità dello Stato. L’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati è responsabile di questa situazione, mi chiedo cosa stia facendo il nuovo capo dell’Agenzia , il Prefetto Postiglione’

Il nuovo reato di autoriciclaggio deve punire chi evade le tasse!

Il nuovo reato di auto-riciclaggio deve colpire chi evade le tasse, perché bisogna colpire la condotta più odiosa e dannosa per l’economia. Chi froda il fisco e poi impiega il tesoretto così accumulato per fare affari, colpisce gravemente e doppiamente il nostro Paese: prima perché non contribuisce con le tasse al mantenimento dei servizi pubblici, venendo meno al dovere di solidarietà cui siamo tutti tenuti dalla Costituzione, poi perché entra in maniera sleale nel mercato, distorcendo la concorrenza. Infatti l’imprenditore che prima evade e poi investe ciò che ha evaso, sfrutta un vantaggio competitivo illecito che danneggia l’imprenditore onesto, che avendo pagato le tasse, non ha gli stessi soldi da investire. Ecco perché la fattispecie del reato di auto-ricilaggio va modificata. Il Ministro Orlando sappia di poter contare sull’appoggio di chi è convinto che in questo Paese evasione fiscale, corruzione, traffici illeciti e rapporto tra politica e mafie rappresentano la zavorra più grave che affonda l’economia e la qualità della vita

Dalla visita alla nave San Giusto agli Stati Uniti d’Europa!

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La visita sulla nave San Giusto ci impone di proseguire sulla via della trasparenza e della costruzione degli Stati Uniti d’Europa. La San Giusto attraccata al porto di Reggio Calabria si è sgravata di oltre 700 persone, circa un centinaio i minori: impressionante la cura e la professionalità del personale italiano di Marina Militare e Polizia nel trattate ad uno, ad uno, ognuno, riscattando questi esseri umani dal triste destino di essere soltanto massa indistinta. Noi abbiamo il dovere di lavorare al meglio su due versanti: la trasparenza amministrativa nella gestione del sistema di accoglienza, perché nessuno possa speculare sul dramma dei migranti e la costruzione degli Stati Uniti d’Europa, perché soltanto con un rafforzato protagonismo europeo in tutta l’area mediterranea, potrà concorrere a dare a questa umanità migrante un futuro differente. Almeno non più schiacciato dalla necessità imposta dalla guerra’

Incandidabili i sindaci di comuni sciolti per mafia: NORMA APPROVATA!

(ANSA) – ROMA, 24 SET – “E’ una giornata memorabile: in Commissione Antimafia abbiamo approvato all’unanimita’ il nuovo codice di auto regolamentazione per le candidature e le nomine. Alla lettera C si prevede che il sindaco di un Comune sciolto per mafia non possa essere candidato a niente, compreso Parlamento e Europa!! Insomma in un modo o nell’altro andiamo avanti per la strada buona.. Forza&Coraggio!”. Lo scrive sul suo profilo Facebook Davide Mattiello, componente della commissione Parlamentare Antimafia, a proposito dell’approvazione del Codice etico per le candidature e le competizioni elettorali da parte della Commissione in vista delle prossime elezioni amministrative e regionali.

In visita alla nave San Giusto, impegnata in ‘Mare Nostrum’

(ANSA) – ROMA, 23 SET – “Oggi visiteremo la nave della Marina Militare San Giusto impegnata nell’Operazione Mare Nostrum, al fine di portare il nostro sostegno ai militari e civili impegnati nel difficile lavoro di soccorso dei profughi, verificare le operazioni di salvataggio e prima assistenza, e rilanciare la necessita’ di un impegno europeo a supporto del nostro Paese nel Mediterraneo”. Cosi’ Khalid Chaouki, deputato del Partito Democratico, e coordinatore dell’Intergruppo parlamentare sull’immigrazione, annuncia la visita di domani alla nave San Giusto da parte di una delegazione composta, oltre a Chaouki, dai deputati Marco Di Lello, Pia Locatelli, Davide Mattiello, Gennaro Migliore, Erasmo Palazzotto, Ileana Piazzoni, Paola Pinna, Milena Santerini e Gea Schiro’ e dai senatori Gianpiero Dalla Zuanna, Vincenzo Gibiino e Luis Orellana. “Attraverso questa visita di una delegazione parlamentare – spiega Chaouki – vogliamo puntare i riflettori sull’impegno straordinario portato avanti con grande sacrificio dall’Italia, e mettere tutti i Paesi europei e la nuova Commissione Europea di fronte alle proprie responsabilita’ a pochi giorni dall’anniversario della tragedia di Lampedusa avvenuta lo scorso 3 ottobre”.

Il sistema di accoglienza primario, quello frutto dell’emergenza, coinvolge attualmente circa quarantamila richiedenti asilo, mentre lo Sprar, il Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, che e’ il sistema di accoglienza ‘normale’, ne accoglie circa ventimila. “Nell’accoglienza dei profughi e’ doveroso alzare l’asticella della trasparenza e della qualita’ altrimenti aumentano sprechi e sfruttamento”: ad affermarlo e’ l’esponente del Pd, Davide Mattiello, commentando i dati che gli sono stati forniti dal prefetto Morcone. “Pur essendo privi delle cifre sui soldi – spiega Mattiello – i dati permettono una prima valutazione: il sistema di emergenza assorbe il doppio del sistema Sprar e sappiamo che costa di piu’, e’ meno trasparente e i servizi resi sono di qualita’ inferiore. A chi conviene una situazione del genere? Non certo ai migranti e nemmeno all’Italia. A questo si aggiunge la denuncia arrivata dal Consiglio d’Europa che richiama l’Italia a fare piu’ attenzione alle vittime di tratta”. Insomma, per l’esponente del Pd, “l’Italia deve cambiare passo, il sistema di accoglienza dei profughi deve allinearsi completamente al sistema Sprar, non ci possono piu’ essere sacche nelle quali si diffonda come un virus la possibilita’ di lucrare sulla pelle di queste persone, a danno delle casse dello Stato”