Il monitoraggio annuale del sistema di accoglienza è Legge!

L’emendamento presentato al Decreto Legge 119, che prevede il monitoraggio annuale del sistema di accoglienza, è diventato legge grazie all’approvazione del Senato avvenuta il 15 ottobre scorso. Un bel risultato ottenuto grazie alla collaborazione con gli amici della ONLUS InMigrazione. Di seguito il testo dell’emendamento:
2-bis. Entro il 30 giugno di ogni anno, il Ministro dell’interno, coordinandosi con il Ministero dell’economia e delle finanze, presenta alle Camere una relazione in merito al funzionamento del sistema di accoglienza predisposto al fine di fronteggiare le esigenze straordina-rie connesse all’eccezionale afflusso di stranieri sul territorio nazio-nale di cui al comma 2. La prima relazione deve riferirsi al periodo intercorrente tra il novembre 2013 e il dicembre 2014. La relazione deve contenere dati relativi al numero delle strutture, alla loro ubica-zione e alle caratteristiche di ciascuna, nonché alle modalità di auto-rizzazione, all’entità e all’utilizzo effettivo delle risorse finanziarie erogate e alle modalità della ricezione degli stessi.“

Domenico Ravetti presenta l’incontro del 31/10/14: “Penso sia arrivato il tempo anche nei piccoli centri di affrontare questo tema di straordinaria attualità. La mafia oggi si insinua dove l’economia è più sviluppata”. Interverranno anche l’On. Davide Mattiello e il Consigliere Regionale Domenico Rossi. Appuntamento il 31 Ottobre 2014 alle 21.00 al SOMS (via Boidi, Castellazzo Bormida -AL-)

Il Senato ha approvato la relazione sui Testimoni di Giustizia. Lo faccia anche la Camera

(ANSA) – ROMA, 29 OTT – Questa mattina il Senato ha discusso tre relazioni prodotte dalla Commissione Antimafia: quella sul semestre europeo di presidenza italiana, quella sul codice di autoregolamentazione dei partiti, quella sui Testimoni di Giustizia. La discussione si e’ conclusa con la votazione di una risoluzione, con voto unanime, che impegna il Governo ad assumere le conclusioni delle relazioni sul semestre europeo e sui testimoni di giustizia. Le risoluzioni impegnano il Governo a intraprendere ogni iniziativa utile per risolvere le questioni evidenziate nella relazione riguardante la lotta alla criminalita’ mafiosa su base europea e nella relazione riguardante il sistema di protezione dei testimoni di giustizia. “Il fatto che la risoluzione riguardi anche i testimoni di giustizia e’ per me, che ho coordinato i lavori del V Comitato della Commissione Antimafia proprio su questo argomento, molto importante: sia perche’ la vita di molti testimoni di giustizia e’ quotidianamente segnata dalla inadeguatezza del sistema tutorio, sia perche’ ad oggi e’ mancata una qualunque reazione da parte del Ministro dell’Interno Alfano alla relazione approvata in Commissione”, commenta Davide Mattiello, Pd, componente della Commissione Antimafia e coordinatore del V Comitato dell’Antimafia. “Auspico che anche la Camera possa presto approvare analoga risoluzione e che il Governo faccia proprie le proposte contenute nella relazione, garantendo da parte mia tutta la collaborazione del caso. I testimoni di giustizia sono "perle repubblicane” e come tali vanno trattate".(ANSA)

La relazione sul superamento degli OPG – Ospedali Psichiatrici Giudiziari

(CLICCANDO QUI potrete scaricare la relazione sul superamento degli OPG, gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari).

Gli OPG sono nati per sostituite i vecchi manicomi criminali.

In realtà però si tratta di veri e propri lager dove gli internati vengono riempiti di pillole e sedativi, vivono in strutture fatiscenti ed in stanze sovraffollate.

Le modifiche introdotte prescrivono che il giudice disponga nei confronti dell’infermo o del seminfermo di mente l’applicazione di una misura di sicurezza diversa dal ricovero in OPG o in una casa di cura e di custodia.

Il Ministero della giustizia, con nota del 30 giugno 2014, n. 23007, ha voluto dare la massima rilevanza alla problematica. Sono state rilevate le presenze degli internati negli Ospedali Psichiatrici Giudiziari del territorio nazionale, per verificare l’andamento delle dimissioni dei soggetti sottoposti alla misura di sicurezza detentiva del ricovero in ospedale psichiatrico giudiziario e dell’assegnazione a casa di cura e custodia a seguito dell’entrata in vigore della Legge.

Nelle ordinanze viene prescritto un termine entro il quale gli organi territorialmente competenti debbono definire un Progetto Terapeutico Riabilitativo Individualizzato (PTRI), ovvero ricercare una soluzione alternativa all’applicazione di una misura di sicurezza detentiva, quindi le azioni necessarie alla revoca della misura di sicurezza detentiva ed al conseguente reinserimento nel contesto sociale.

Così Davide Mattiello, relatore di maggioranza: “La logica e’ quella di spingere più avanti il punto di equilibrio tra controllo e cura, perché anche questi soggetti abbiamo la speranza di poter avere un futuro libero e dignitoso. Il riscatto della persona – conclude – e’ l’unico orizzonte indicato dalla Costituzione repubblicana”

Lo sblocca Italia non sblocca i cantieri nelle scuole!

(ANSA) – ROMA, 28 OTT – Lo “Sblocca Italia”, non sblocca i cantieri nelle scuole superiori: 2 milioni e mezzo di studenti sono potenzialmente a rischio. A rilevarlo e’ Davide Mattiello, deputato del Pd e componente della Commissione parlamentare Antimafia e della Commissione Giustizia. “Le Province – ricorda Mattiello – non possono uscire dal patto di stabilita’ nemmeno per gli interventi di edilizia scolastica, gli emendamenti proposti dall’UPI al decreto Sblocca Italia sono stati cassati. Eppure la situazione e’ grave e paradossale: tra poche settimane, il 22 novembre, saranno gia’ 6 anni dal crollo del soffitto al Darwin di Rivoli dove perse la vita Vito Scafidi, il Governo che pure ha dimostrato buona volonta’ sulla questione, ha adottato provvedimenti che servono soltanto ai Comuni, ma non alle Province. Eppure sono le Province ad essere proprietarie dei 5.000 edifici di scuole secondarie, proprio come il Darwin di Rivoli. Anche i ripetuti appelli della famiglia Scafidi sono rimasti fino a qui lettera morta. L’ultima occasione e’ la Legge di Stabilita’: auspico – conclude l’esponente del Pd – che il Governo faccia uno sforzo in tal senso. Una scuola sicura e accogliente vale cento lezioni sulla legalita’”. 

Alle 18.00: Trasparenza e democrazia
Preludio di Francesca Reggiani

Davide Mattiello, Partito Democratico
Giulio Marcon, Sinistra e Libertà
Claudio Riccio, Act
Curzio Maltese, Europarlamentare Lista Tsipras
Alessandra Ballerini, Avvocato Diritti Umani
Loris De Filippi, Presidente Medici Senza Frontiere Italia
Alganesh Fessaha, Attivista per i Diritti Umani
Filippo Miraglia, Vicepresidente Arci

Libertà e dignità: parole che nei lavori odierni declineremo a partire dai Testimoni di Giustizia e dalle vittime di mafia. La relazione approvata all’unanimità in Commissione anti mafia sarà un ingrediente della discussione (via dei Greci 18). Una tessera del mosaico di CONTROMAFIE, un nodo che tiene la grande rete di chi oggi si manifesta per indicare l’orizzonte dell’uguaglianza e del lavoro. Forza!

Mattiello, PD, Antimafia: “Il Ministro Alfano garantisca la partecipazione dei Testimoni di Giustizia agli Stati Generali dell’Antimafia. A due TdG che hanno chiesto di partecipare alla manifestazione organizzata da Libera in questi giorni a Roma è stato risposto che non si può, per motivi di sicurezza. Lo Stato ha senz’altro il prioritario obiettivo di garantire l’incolumità di queste persone, ma lo Stato ha anche il dovere di garantire a queste persone libertà e autonomia. Queste persone non sono delinquenti da gestire con severità, sono cittadini che hanno contribuito alla giustizia, dei quali lo Stato dovrebbe andare orgoglioso. Per altro questi testimoni, che hanno fatto formale richiesta nei modi dovuti, non hanno il cambio di generalità e quindi non c’è il bisogno di mantenerne celata l’identità. Lo Stato ha certamente le risorse per garantire a due Testimoni di giustizia che vogliano partecipare ad una iniziativa anti-mafia, di farlo in sicurezza, se così non fosse, sarebbero ben altri gli interrogativi cui rispondere”