Non un passo indietro sulla sicurezza scolastica

 

La XVII Legislatura ha segnato un impegno senza precedenti sulla questione della edilizia scolastica: la cancellazione della Struttura di missione per la riqualificazione degli edifici scolastici presso la Presidenza del Consiglio, è un brutto segnale. Non se ne capisce il senso: la Struttura è uno strumento tecnico, che risponde alla Presidenza del Consiglio, qualunque sia il Presidente in carica, quindi in questo caso avrebbe risposto a Conte e avrebbe continuato a garantire all’azione del Governo un coordinamento generale in una materia nella quale il gomitolo di competenze ha reso spesso inefficienti gli interventi. E’ come avere il navigatore satellitare in macchina e gettarlo dal finestrino perché lo aveva comprato la il tuo “ex”. E’ come se si chiudesse l’ANAC, anziché, al limite, cambiare il suo direttore alla scadenza del mandato (per dire). Fino a prova contraria, sembra purtroppo un segnale in coerenza con le politiche del centro destra che ha continuamente tagliato i finanziamenti alla scuola tutte le volte che ha potuto. Sorprende (nonostante tutto ci sorprendiamo ancora!) che i 5 Stelle acconsentano. La scossa alla politica venne soprattutto dall’impegno della mamma di Vito Scafidi, Cinzia Caggiano, che non ha mai smesso di denunciare lo stato di inadeguatezza dell’edilizia scolastica, da quando il 22 Novembre 2008 a causa del crollo del contro soffitto della sua classe Vito perse la vita. Proprio il 22 Novembre è diventata per legge la giornata nazionale della sicurezza nelle scuole: il prossimo 22 Novembre sarà proprio il decennale e sarà senz’altro l’occasione per tirare una riga e capire in che direzione ci stiamo muovendo.

Leggi la notizia. 

Mail Bombing: subito il trattato Italia – Emirati

Di seguito il fac-simile del testo da inviare al presidente della Camera dei Deputati e alla presidente del Senato della Repubblica per chiedere l’immediata calendarizzazione della ratifica del trattato di cooperazione giudiziaria ed estradizione tra il governo della Repubblica Italiana e il governo dello Stato degli Emirati Arabi Uniti per assicurare alla giustizia i latitanti condannati in via definitiva o indagati per ogni genere di reato.

OGGETTO: subito il trattato Italia-Emirati Arabi

Egregio Presidente Roberto Fico, egregia presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati,

gli Emirati Arabi Uniti rappresentano un porto franco per molti latitanti italiani che, condannati in via definitiva o indagati, hanno scelto di sfuggire alla Giustizia raggiungendo gli Emirati Arabi.

Le cronache raccontano della presenza nello stato emiratino di almeno 9 soggetti ricercati dalle autorità giudiziarie italiane. Condannati o rinviati a giudizio per reati che vanno dall’associazione mafiosa al concorso esterno, passando dal narcotraffico, fino ad arrivare al riciclaggio ed alla frode fiscale.

Ritengo che la ratifica del trattato rappresenti un segnale forte per affermare la volontà del nuovo Parlamento di combattere le Mafie nel nostro Paese, insieme ai reati di corruzione che avvelenano l’economia sana e la fiducia nelle Istituzioni. È ormai chiaro a tutti come i rischi di tenuta dell’ordinamento democratico del nostro Paese arrivino da Mafie e organizzazioni segrete capaci di muoversi con disinvoltura su scala internazionale, anche grazie alla complicità di professionisti altolocati.

Non ci sono più scuse: il trattato di cooperazione ed estradizione è pronto per la ratifica parlamentare. Spetta a Voi dimostrare da che parte state, inserendolo urgentemente all’ordine del giorno.

Cordiali saluti

Nome e Cognome

 

Unisciti a noi! Invia questa mail a:

– Presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico => http://presidente.camera.it/10

– Presidente del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati => SegreteriaGabinettoPresidente@senato.it

Per saperne di più consulta i nostri materiali informativi e leggi la proposta di legge qui.

 

Abbiamo legato un fazzoletto, di fronte al Parlamento, perché non ci sono più scuse, non ci sono più alibi.