Non un passo indietro sulla sicurezza scolastica

 

La XVII Legislatura ha segnato un impegno senza precedenti sulla questione della edilizia scolastica: la cancellazione della Struttura di missione per la riqualificazione degli edifici scolastici presso la Presidenza del Consiglio, è un brutto segnale. Non se ne capisce il senso: la Struttura è uno strumento tecnico, che risponde alla Presidenza del Consiglio, qualunque sia il Presidente in carica, quindi in questo caso avrebbe risposto a Conte e avrebbe continuato a garantire all’azione del Governo un coordinamento generale in una materia nella quale il gomitolo di competenze ha reso spesso inefficienti gli interventi. E’ come avere il navigatore satellitare in macchina e gettarlo dal finestrino perché lo aveva comprato la il tuo “ex”. E’ come se si chiudesse l’ANAC, anziché, al limite, cambiare il suo direttore alla scadenza del mandato (per dire). Fino a prova contraria, sembra purtroppo un segnale in coerenza con le politiche del centro destra che ha continuamente tagliato i finanziamenti alla scuola tutte le volte che ha potuto. Sorprende (nonostante tutto ci sorprendiamo ancora!) che i 5 Stelle acconsentano. La scossa alla politica venne soprattutto dall’impegno della mamma di Vito Scafidi, Cinzia Caggiano, che non ha mai smesso di denunciare lo stato di inadeguatezza dell’edilizia scolastica, da quando il 22 Novembre 2008 a causa del crollo del contro soffitto della sua classe Vito perse la vita. Proprio il 22 Novembre è diventata per legge la giornata nazionale della sicurezza nelle scuole: il prossimo 22 Novembre sarà proprio il decennale e sarà senz’altro l’occasione per tirare una riga e capire in che direzione ci stiamo muovendo.

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