Dalla visita alla nave San Giusto agli Stati Uniti d’Europa!
La visita sulla nave San Giusto ci impone di proseguire sulla via della trasparenza e della costruzione degli Stati Uniti d’Europa. La San Giusto attraccata al porto di Reggio Calabria si è sgravata di oltre 700 persone, circa un centinaio i minori: impressionante la cura e la professionalità del personale italiano di Marina Militare e Polizia nel trattate ad uno, ad uno, ognuno, riscattando questi esseri umani dal triste destino di essere soltanto massa indistinta. Noi abbiamo il dovere di lavorare al meglio su due versanti: la trasparenza amministrativa nella gestione del sistema di accoglienza, perché nessuno possa speculare sul dramma dei migranti e la costruzione degli Stati Uniti d’Europa, perché soltanto con un rafforzato protagonismo europeo in tutta l’area mediterranea, potrà concorrere a dare a questa umanità migrante un futuro differente. Almeno non più schiacciato dalla necessità imposta dalla guerra’
In visita alla nave San Giusto, impegnata in ‘Mare Nostrum’
(ANSA) – ROMA, 23 SET – “Oggi visiteremo la nave della Marina Militare San Giusto impegnata nell’Operazione Mare Nostrum, al fine di portare il nostro sostegno ai militari e civili impegnati nel difficile lavoro di soccorso dei profughi, verificare le operazioni di salvataggio e prima assistenza, e rilanciare la necessita’ di un impegno europeo a supporto del nostro Paese nel Mediterraneo”. Cosi’ Khalid Chaouki, deputato del Partito Democratico, e coordinatore dell’Intergruppo parlamentare sull’immigrazione, annuncia la visita di domani alla nave San Giusto da parte di una delegazione composta, oltre a Chaouki, dai deputati Marco Di Lello, Pia Locatelli, Davide Mattiello, Gennaro Migliore, Erasmo Palazzotto, Ileana Piazzoni, Paola Pinna, Milena Santerini e Gea Schiro’ e dai senatori Gianpiero Dalla Zuanna, Vincenzo Gibiino e Luis Orellana. “Attraverso questa visita di una delegazione parlamentare – spiega Chaouki – vogliamo puntare i riflettori sull’impegno straordinario portato avanti con grande sacrificio dall’Italia, e mettere tutti i Paesi europei e la nuova Commissione Europea di fronte alle proprie responsabilita’ a pochi giorni dall’anniversario della tragedia di Lampedusa avvenuta lo scorso 3 ottobre”.
L’Europa sbaglia a finanziare ‘Mare nostrum’. Gli sbarchi ingrassano le mafie
Europa sbaglia a finanziare Mare nostrum (ANSA) – ROMA, 25 AGO – Gli sbarchi “ingrassano le mafie”. Lo afferma Davide Mattiello, deputato Pd e componente della Commissione Antimafia, secondo il quale l’Europa sbaglia a finanziare l’operazione Mare nostrum. “In primo piano c’e’ il dramma degli essere umani che muoiono aggrappati a una illusione e l’enorme lavoro della Marina italiana e di quanti si prodigano nella prima accoglienza dei sopravvissuti. Ma appena in secondo piano – spiega il parlamentare – ci sono gli interessi delle organizzazioni mafiose italiane e straniere operanti in Italia, a sfruttare la manna rappresentata da questa umanita’ sbarcata nel nostro Paese. Non sfugge a nessuno che il sistema di accoglienza che l’Italia sopporta, stia reggendo anche perche’ viene tollerata, se non incentivata, la fuga dai centri che ospitano queste persone. Sono gia’ migliaia i minori stranieri non accompagnati ‘evaporati’ dai centri e persi sul territorio”. Secondo Mattiello, molti di questi sono finiti nel giro del caporalato, della prostituzione, dello spaccio di droga. “Non possiamo aspettare 20 anni per leggere in qualche relazione parlamentare che gli schiavi riversati in Italia sono stati l’occasione – osserva – per una nuova accumulazione capitalistica a vantaggio di qualche organizzazione mafiosa, che con gli appoggi giusti, avra’ saputo approfittare di ogni passaggio, dal momento della prima accoglienza, all’accompagnamento alla fuga, al successivo sfruttamento sul territorio, al passaggio illegale della frontiera italiana verso il Nord Europa”. “Il Ministro Alfano che conosce molto bene la materia, lo spieghi domani – esorta Mattiello – ai colleghi europei. Per questo l’Europa sbaglia a finanziare Mare Nostrum, per altro in maniera inadeguata, piuttosto che potenziare Frontex o comunque una soluzione europea integrata, dal soccorso in mare, all’accoglienza, alla protezione umanitaria. C’e’ bisogno che facciano sentire la propria voce anche i parlamentari italiani, oltre al Presidente Renzi nella sua veste di presidente del semestre”. (ANSA)