(ANSA) – ROMA, 21 SET – “Nel Jobs Act inseriamo il reato di "licenziamento disumano”. Potrebbe recitare cosi’: “Il datore di lavoro che risolva il contratto di lavoro di cui agli articoli precedenti, al fine di evitare il consolidamento delle tutele previste, e’ punito con la multa da 10.000 a 50.000 euro. Il lavoratore avra’ diritto all’indennizzo e al reintegro nel posto di lavoro. Il nuovo contratto si dovra’ considerare a tempo indeterminato”. Lo afferma Davide Mattiello, esponente del Pd. “Una fattispecie necessaria – sottolinea Mattiello – per evitare che la riforma diventi la pietra tombale della dignita’ di lavoratori e lavoratrici. Se sara’ possibile sbarazzarsi del lavoratore un attimo prima che le tutele diventino stringenti, pagando soltanto un indennizzo, avranno vinto i Caporali: quelli che sfruttano nelle nostre campagne migliaia di esseri umani, spesso a beneficio delle organizzazioni mafiose locali. Anche i caporali quando devono sbarazzarsi dei lavoratori sono disposti a dare qualche euro in piu’ e tanti saluti. Ha ragione Renzi quando dice che essere di sinistra significa combattere le ingiustizie e ha ragione quando dice che l’ingiustizia piu’ grande e’ la mancanza di lavoro. Ma l’altra grande ingiustizia che chi e’ di sinistra sente scottare addosso e’ quella dello sfruttamento, la violenza del piu’ forte sul piu’ debole. Si chiama prepotenza ed e’ parente stretta di quella di certi maschi sulle donne. Coraggio: cambiare, tagliando le unghie agli arroganti e’ possibile!”, conclude Mattiello.

Non speculare su dramma migranti!

(ANSA) – ROMA, 19 SET – “Voglio ringraziare il prefetto Mario Morcone per aver fatto recapitare alla Commissione parlamentare Antimafia una mappatura dettagliata del sistema di prima accoglienza in Italia con l’obiettivo di capire chi gestisca cosa e come. La mappatura era stata richiesta al prefetto, a capo del Dipartimento per le liberta’ civili e l’immigrazione del ministero dell’Interno, durante un’audizione lunedi’ scorso”. Cosi’ Davide Mattiello, esponente Pd, membro della Commissione Antimafia che sottolinea come “la qualita’ dell’accoglienza dipende anche dalla trasparenza con la quale vengono gestiti i centri. Abbiamo fatto un passo, ma l’impegno resta: a nessuno in Italia deve essere permesso di speculare sul dramma dei migranti”

(ANSA) – ROMA, 17 SET – L’VIII Comitato Mafia, Giornalisti e Mondo dell’Informazione della Commissione Antimafia, coordinato dal parlamentare Claudio Fava, ha ascoltato la testimonianza dei giornalisti Pino Maniaci e Rino Giacalone. “Sono giornalisti da anni impegnati tra Trapani e Palermo e ci hanno raccontato la violenza mafiosa, che non ha quasi piu’ nulla a che fare con lupare ed incendi dolosi, mentre ha sempre piu’ a che fare con quella tipica forma di violenza che e’ l’intimidazione ambientale, tradotta spesso nello strumento della querela milionaria”, ha raccontato Davide Mattiello, componente dell’Antimafia ed esponente Pd. “Toccante – ha proseguito Mattiello – il ricordo che Giacalone ha dedicato a Mauro Rostagno, giornalista contro cui la mafia non ha esitato ad usare il piu’ tradizionale fucile, condito pero’, ecco la capacita’ intimidatoria ambientale della mafia, da sofisticati depistaggi. Basti pensare che la sentenza di condanna del processo Rostagno ha rinviato gli atti alla Procura per verificare la posizione di ben 15 testimoni, che potrebbero essere processati per falsa testimonianza. Ha concluso Giacalone: peccato che allora non ci fosse ancora il reato di depistaggio”. “Io aggiungo: peccato che non ci sia ancora nemmeno oggi. Il testo e’ pronto per l’Aula, un segnale doveroso approvarlo al piu’ presto”, ha concluso Mattiello

(ANSA) – ROMA, 16 SET – “Da Gaetano Saffioti un esempio che il Governo dovrebbe incoraggiare, perche’ sono troppi i testimoni di giustizia che non lavorano piu’. Gli imprenditori che in contesti ad alta densita’ mafiosa decidono di denunciare il racket fanno una scelta di liberta’ e di giustizia che pero’ costa ancora troppo”. Lo afferma il deputato Pd Davide Mattiello, componente della Commissione parlamentare Antimafia, commentando la notizia dell’imprenditore, testimone di giustizia, che ha accettato di demolire una casa abusiva di boss della Ndrangheta. “Spero che scuota il Ministro dell’Interno Alfano la notizia – afferma il deputato del Pd – che saranno proprio i mezzi di Gaetano Saffioti, sotto scorta da 17 anni, ad abbattere una villa abusiva riconducibile alla cosca Pesce a Rosarno. Una esempio che dovrebbe diventare prassi perche’ far lavorare gli imprenditori, testimoni di giustizia, nel territorio in cui hanno denunciato e’ un segnale decisivo per sconfiggere la forza intimidatorie delle mafie. Invece imprenditori come Cutro’, Masciari, Bentivoglio, Vaccaro Notte, sono sull’orlo del fallimento o hanno dovuto lasciare la propria terra. Quando un imprenditore ribelle alla mafia, diventa un mantenuto di Stato o peggio un fallito, perdiamo tutti e si allontana la ripresa dell’Italia”. 

(ANSA) – ROMA, 15 SET – “La memoria di don Puglisi sia onorata facendo funzionare la Giustizia. Il 15 settembre del 1993 Cosa Nostra decideva di ammazzare don Puglisi, prete autentico che portava il Vangelo attraverso l’amore nel quartiere di Palermo in cui dominavano i Graviano. La memoria va onorata con l’impegno, ognuno per come puo’”. L’appello arriva dal deputato Pd Davide Mattiello, componente della Commissione parlamentare Antimafia. “Noi dobbiamo eleggere i giudici costituzionali e i membri del CSM senza indugio perche’ non e’ possibile che una Procura come quella di Palermo resti senza capo. C’e’ da nominare al piu’ presto il nuovo capo del DAP, perche’ le carceri hanno bisogno di grande attenzione”, prosegue Mattiello. “Rinnovo infine il mio appello alla presidente dell’Antimafia Bindi – conclude – perche’ dopo le minacce di Riina contro don Ciotti, paragonato proprio a don Puglisi, vengano auditi senza indugio in Commissione Anti mafia il ministro Alfano, il procuratore nazionale Roberti, il sottosegretario Minniti. Lo Stato non aspetti il prossimo morto per mobilitarsi”. 

Su 8×1000 all’edilizia scolastica il Governo chiarisca

(ANSA) ROMA, 11 SET – Con l’ultima legge di stabilita’ e’ diventata legge la possibilita’ di adoperare una quota dell’8 per 1000 destinata dal contribuente allo Stato, per interventi urgenti di edilizia scolastica. Una proposta che ha preso le mosse dalla tragedia del Darwin di Rivoli, dove perse la vita lo studente Vito Scafidi per il collasso della contro-soffittatura della sua classe. “Ma per far funzionare le nuove norme – spiega Davide Mattiello, deputato Pd componente della Commissione Antimafia – occorreva intervenire sul regolamento previsto dal dpr 76 del ‘98. Il Governo ha provveduto, presentando alla Camera il nuovo schema di regolamento il 1 settembre. Oggi la commissione bilancio della Camera deve esprimere il parere. All’articolo 1 si legge: per l’assistenza ai rifugiati, per la conservazione dei beni culturali e per la ristrutturazione, il miglioramento, la messa in sicurezza, l’adeguamento antisismico e l’efficientamento energetico degli immobili adibiti all’istruzione scolastica di proprieta’ pubblica dello Stato, degli enti locali territoriali e del Fondo edifici di culto di cui all’articolo 56 della legge 20 maggio 1985, n.222”. “Cosa c’entra il "Fondo edifici di culto”? Questo Fondo gestisce immobili adibiti ad uso scolastico?“, si chiede l’esponente del Pd. "Il Governo chiarisca”, conclude.

Depositato il testo di Riforma per le aziende confiscate alle mafie

 

(ANSA) – ROMA, 10 SET – E’ stato depositato il testo base di riforma per aziende confiscate alle mafie in Commissione Giustizia alla Camera. La Cgil insieme a Libera e ad Avviso Pubblico ha raccolto centinaia di migliaia di firme a sostegno della proposta di legge 1138 che modifica la materia rendendo il procedimento piu’ efficiente ed efficace. La proposta venne incardinata in Commissione Giustizia alla Camera e abbinata ad altre due proposte analoghe. “Come relatore per la maggioranza ho proposto a luglio di lavorare ad un testo base unificato, che tenesse conto anche della elaborazione avvenuta in Commissione Antimafia e prima ancora nella Commissione Garofoli. Oggi il testo e’ stato formalmente depositato e siamo pronti a cominciarne la discussione”, spiega il Davide Mattiello, Pd, deputato componente della commissione d’inchiesta bicamerale sul fenomeno della mafia e della Commissione Giustizia. Il testo prevede, tra l’altro, il rafforzamento della procedura che porta dal sequestro alla destinazione, l’istituzione di un Fondo di rotazione per la ristrutturazione delle aziende confiscate, la possibilita’ che le aziende siano gestite dai lavoratori stessi in forma di cooperativa: proposte – assicura Mattiello – in sintonia con il ‘Pacchetto Orlando’. “Anche per questo auspichiamo che il testo Orlando sulla criminalita’ organizzata, che contiene le modifiche sui beni confiscati, venga assegnato quanto prima alla Camera, per razionalizzare l’iter e giungere al piu’ presto ad un risultato”, conclude l’esponente del Pd. (ANSA)

Migranti: il Ministro Alfano faccia chiarezza sui fondi

ALFANO FACCIA CHIAREZZA SUI SOLDI –  Roma, 9 set. – “Buone novita’ per i migranti richiedenti asilo, ma chiedo al Ministro Alfano di fare chiarezza sui soldi. Oggi abbiamo cominciato alla Camera la conversione in legge del dl del 22 agosto che contiene norme a sostegno dell’accoglienza dei migranti, richiedenti asilo. Norme importanti che prendono atto non soltanto dell’aumento dei flussi, ma del mutamento qualitativo degli stessi: sempre di piu’ le perso che arrivano, scappando da guerra e persecuzioni. Cioe’ migranti che legittimamente chiedono asilo in Italia. Per questo il decreto prevede di aumentare le Commissioni territoriali, la collaborazione con l’Acnur e stanzia nuove risorse gia’ per il 2014 per oltre 100 milioni. Ma e’ d’altra parte necessario e urgente che il Ministro Alfano fornisca dettagliatamente i dati relativi alla spendita di denaro pubblico nella gestione dell’operazione Mare Nostrum. Dobbiamo sapere chi abbia ricevuto denaro per aprire e gestire strutture di prima accoglienza, quanto ne abbia ricevuto e cosa abbia effettivamente fatto”. Cosi’ Davide Mattiello, deputato Pd, commissione Giustizia.