(ANSA) – ROMA, 29 FEB – “La solidarieta’ a Bentivoglio e alla sua famiglia non basta, ma intanto e’ doveroso esprimerla. Conosco Tiberio da tanti anni: e’ sempre stato un testimone di determinazione e compostezza che non ha mai fatto passi indietro in un contesto difficile che spesso lo ha fatto sentire solo”. Ad affermalo il deputato Pd, Davide Mattiello, che in Antimafia coordina il gruppo di lavoro sui testimoni di giustizia. “Perche’ colpire di nuovo Tiberio Bentivoglio? Forse perche’ ce la stava nuovamente facendo, nonostante tutto, a rimettersi in piedi, grazie alla prossima apertura di un locale in un altro quartiere. Un’apertura resa possibile anche dal coinvolgimento dell’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati, oltre che dalla vicinanza di una parte di societa’ civile”, prosegue il deputato. “La ‘ndrangheta non dimentica e nel reggino ultimamente i segnali intimidatori si sono moltiplicati ad ogni livello, un modo per ribadire presa e presenza. Colpisce che l’incendio sia stato appiccato due giorni dopo il convegno a Reggio Calabria "Legalita’ e lavoro il futuro per i giovani: reagiamo uniti contro l’offensiva della ‘ndrangheta”, a cui avevano partecipato, tra gli altri, il sottosegretario Marco Minniti e la presidente dell’Antimafia Rosy Bindi, che dal palco avevano rinnovato la vicinanza a Tiberio. Forse la ‘ndrangheta, colpendo Bentivoglio, ha voluto mandare un segnale anche a Roma. Roma dovrebbe capirlo e farsene carico", conclude Mattiello.