DIA: un altro importante successo

(ANSA) ROMA, 27 NOV – “Un altro importante successo della Dia con sequestri per un valore di 5 milioni: ci sono due aziende e una villa con piscina e siamo nella zona di Rimini, facile immaginare quali utilizzi si possano fare di un patrimonio del genere, quale schiaffo sia al prestigio degli amici del clan. E’ necessario che la custodia non sia fatta con i lucchetti ma con la destinazione provvisoria anche a tutela della eventuale innocenza di chi e’ stato oggi colpito da queste misure. Ecco perche’ credo nella riforma sui beni sequestrati e confiscati che abbiamo approvato alla Camera l’11 novembre”. Cosi’ Davide Mattiello, PD, relatore per la riforma del Codice antimafia approvata alla Camera nei giorni scorsi. “Non mi convincono – conclude Mattiello – ne’ coloro che vorrebbero liquidare subito l’oggetto del sequestro, ne’ chi vorrebbe liquidare la Dia. Che invece ringrazio perche’ ancora una volta ha dimostrato professionalita’ e dedizione. Forza ora con l’approvazione della riforma al Senato”

Riforma codice antimafia: scorrette e pretestuose le parole dei 5stelle (che hanno votato con le destre..)

(ANSA) – ROMA, 25 NOV – “Le parole dei 5 Stelle sull’audizione di Gratteri in Antimafia sono scorrette e pretestuose: forse hanno bisogno di coprire l’imbarazzo di aver votato contro la riforma del Codice Antimafia insieme a Forza Italia”. Cosi’ il deputato Pd Davide Mattiello, relatore, alla Camera, della riforma del Codice antimafia sui beni sequestrati e confiscati. “Fortunatamente – aggiunge – la registrazione dell’audizione cosi’ come il testo votato dalla Camera l’11 dicembre, sono documenti pubblici e chiunque sia interessato puo’ giudicare da se’. La Commissione presieduta dal dott. Gratteri, che era gia’ stato sentito proprio nell’ambito di un seminario organizzato dalla Commissione Antimafia sulla riforma del Codice, ieri sera ha ribadito molti punti che sono gia’ stati accolti nel testo che abbiamo votato: la velocizzazione del procedimento, la maggior attenzione alle legittime pretese della difesa, la distrettualizzazione e la specializzazione del giudizio, la miglior tutela dei terzi, la riorganizzazione dell’Agenzia, l’attrazione della disciplina dei sequestri penali nell’alveo dei sequestri di prevenzione le misure a sostegno delle aziende sequestrate, i criteri qualitativo e quantitativi piu’ stringenti sulla individuazione degli amministratori giudiziari. etc”. “Su un punto – precisa Mattiello – ci siamo trovati in disaccordo con Gratteri: la destinazione anticipata delle aziende. Su questo punto sia io che la presidente della Commissione Antimafia Bindi abbiamo ribadito le ragioni della diversa soluzione votata sulla gestione delle aziende in confisca non definitiva. Una soluzione piu’ rispettosa della Costituzione. Questa riforma e’ scomoda e c’e’ chi la vuole bloccare”, conclude il deputato Pd.

Fondazione Polis: la presentazione della Riforma del Codice antimafia

Com’è noto, pochi giorni fa la Camera dei Deputati ha approvato il nuovo Codice Antimafia, che ridisegna le misure di prevenzione e le regole sulle confische dei beni e che ora passa alla discussione del Senato.

La Fondazione Polis della Regione Campania ha promosso ieri 23 novembre un incontro seminariale sull’argomento, svoltosi presso la sede della stessa Fondazione (Napoli, via Raffaele De Cesare, 28).

Il dibattito è stato promosso dal Comitato Scientifico della Fondazione Polis e ha ospitato come relatore l’on.Davide Mattiello, deputato della Commissione parlamentare antimafia, relatore di maggioranza per la riforma del Codice Antimafia.

Presenti anche il prefetto Umberto Postiglione, Direttore dell’Agenzia Nazionale dei Beni Sequestrati e Confiscati alla criminalità organizzata, il magistrato Bruno D’Urso, presidente aggiunto della sezione G.I.P. presso la Corte d’Appello del Tribunale di Napoli, il presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Polis Geppino Fiorenza.

In 30 articoli il testo di riforma ridisegna tutta la complessa materia delle misure di prevenzione. Il provvedimento deriva dalla proposta di legge di iniziativa popolare, per la quale grandi organizzazioni sociali come la Cgil, Avviso Pubblico, Arci, Libera, Acli, Lega Coop, Sos Impresa, Centro studi Pio La Torre raccolsero, due anni e mezzo fa, centinaia di migliaia di firme e integrata dal lavoro fatto nel frattempo dalla Commissione parlamentare antimafia.

Con la riforma l’ Agenzia per i beni sequestrati ne esce rafforzata, con sede centrale a Roma e un direttore (non per forza un prefetto) che si occuperà dell’amministrazione dei beni dopo la confisca di secondo grado. Norme stringenti sono  previste per gli amministratori giudiziari, che non potranno avere più di 3 incarichi e non potranno essere parenti fino al quarto grado, ma neppure conviventi o “commensali abituali” del magistrato che conferisce l’incarico. Sequestri e confische sono previsti anche a chi favorisce i latitanti, commette reati contro la Pa o si macchi del delitto di caporalato, mentre si istituisce un Fondo di garanzia per sostenere le aziende sequestrate.

Misure di prevenzione patrimoniali: Lo Voi ha ragione.

(ANSA) ROMA, 4 NOV – “Sulle misure di prevenzione patrimoniali il procuratore di Palermo Francesco Lo Voi ha ragione: ora avanti con la riforma”. A sostenerlo e’ il deputato Pd Davide Mattiello (Pd), relatore della riforma sui beni sequestrati e confiscati dal 9 novembre in discussione alla Camera. “Il Procuratore Lo Voi ha fatto bene a rivendicare sia l’importanza cardinale delle confische di prevenzione nel contrasto della criminalita’ organizzata, sia della qualita’ in concreto del lavoro fatto soprattutto dal Tribunale di Palermo, che ha presidiato la frontiera piu’ pericolosa. Se qualcuno ha sbagliato deve pagare, ma guai a criminalizzare un intero sistema di cui dovremmo essere tutti orgogliosi. Da lunedi’ la riforma del sistema di prevenzione patrimoniale sara’ in Aula dopo due anni e mezzo di incubazione parlamentare. Un appuntamento al quale auspico tutte le forze politiche vogliamo contribuire positivamente”, ha concluso Mattiello.