(ANSA) – ROMA, 28 APR – “Un pubblico funzionario che ruba e fa accordi con i mafiosi va perseguito con gli stessi strumenti investigativi con cui si perseguono mafiosi e terroristi: sono pericolosi nello stesso modo. Sono d’accordo con Gratteri sull’utilizzo di agenti sotto copertura e spero che si aprano gli spazi per una riflessione tra Governo e Parlamento”. Cosi’ il deputato Pd Davide Mattiello, componente delle Commissioni Giustizia e Antimafia, sull’ipotesi di estendere ai reati economici contro la pubblica amministrazione la disciplina degli agenti sotto copertura rilanciata nella proposta della Commissione presieduta da Nicola Gratteri,neo procuratore della Repubblica di Catanzaro. “Il punto – osserva il deputato – e’ la proporzionalita’ tra il danno provocato da certe condotte e i mezzi con i quali la Repubblica si tutela, prevenendone la realizzazione, reprimendola e punendone gli autori. Gli agenti sotto copertura, che sono autorizzati a commettere certi reati insieme ai soggetti che si presume siano dei delinquenti, per accertarne la responsabilita’, vengono abitualmente adoperati per stroncare il traffico internazionale di droga o di armi. Il traffico di mazzette o di promesse, che avvelena la vita pubblica subordinandola agli interessi del crimine organizzato o comunque all’interesse privato, e’ meno grave? Quanto costa all’Italia la cattiva politica, in termini di decisioni non prese o di decisioni prese nel senso e nel modo sbagliato? E’ un costo enorme, molto piu’ grande del mero prezzo della corruzione”, conclude Mattiello.
Riforma codice antimafia: scorrette e pretestuose le parole dei 5stelle (che hanno votato con le destre..)
(ANSA) – ROMA, 25 NOV – “Le parole dei 5 Stelle sull’audizione di Gratteri in Antimafia sono scorrette e pretestuose: forse hanno bisogno di coprire l’imbarazzo di aver votato contro la riforma del Codice Antimafia insieme a Forza Italia”. Cosi’ il deputato Pd Davide Mattiello, relatore, alla Camera, della riforma del Codice antimafia sui beni sequestrati e confiscati. “Fortunatamente – aggiunge – la registrazione dell’audizione cosi’ come il testo votato dalla Camera l’11 dicembre, sono documenti pubblici e chiunque sia interessato puo’ giudicare da se’. La Commissione presieduta dal dott. Gratteri, che era gia’ stato sentito proprio nell’ambito di un seminario organizzato dalla Commissione Antimafia sulla riforma del Codice, ieri sera ha ribadito molti punti che sono gia’ stati accolti nel testo che abbiamo votato: la velocizzazione del procedimento, la maggior attenzione alle legittime pretese della difesa, la distrettualizzazione e la specializzazione del giudizio, la miglior tutela dei terzi, la riorganizzazione dell’Agenzia, l’attrazione della disciplina dei sequestri penali nell’alveo dei sequestri di prevenzione le misure a sostegno delle aziende sequestrate, i criteri qualitativo e quantitativi piu’ stringenti sulla individuazione degli amministratori giudiziari. etc”. “Su un punto – precisa Mattiello – ci siamo trovati in disaccordo con Gratteri: la destinazione anticipata delle aziende. Su questo punto sia io che la presidente della Commissione Antimafia Bindi abbiamo ribadito le ragioni della diversa soluzione votata sulla gestione delle aziende in confisca non definitiva. Una soluzione piu’ rispettosa della Costituzione. Questa riforma e’ scomoda e c’e’ chi la vuole bloccare”, conclude il deputato Pd.
Bene Gratteri su Riforma antimafia
(ANSA) – ROMA, 21 GEN – “Le anticipazioni fatte da Gratteri sul contenuto della relazione sulle riforme della normativa antimafia vanno nella giusta direzione. Gratteri ha ribadito l’intento di proporre l’aumento delle pene per il 416 bis, aggiungo che coerentemente ho gia’ proposto di alzare quelle del 416 ter”. Cosi’ il deputato Pd Davide Mattiello relatore per la maggioranza del 416 ter (lo scambio elettorale politico mafioso) e componente delle Commissioni Giustizia e Antimafia. “Giusto prevedere che il contrasto alla corruzione avvenga con gli strumenti investigativi che si adoperano contro la criminalita’ organizzata – osserva Mattiello – a cominciare dagli agenti sotto copertura. Condivido l’allarme per la capacita’ delle organizzazioni terroristiche di approvvigionassi di armi: rispetto a questo la Commissione Giustizia della Camera sta lavorando sulla proposta di istituzione di una Procura nazionale anti terrorismo da affiancare a quella antimafia. Ho soltanto una preoccupazione: l’ingorgo dei provvedimenti presentati alla Camera e al Senato che si occupano della medesima materia, finisce per produrre incidenti come l’inammissibilita’ dichiarata dalla Commissione Giustizia del Senato degli emendamenti proposti dal Governo sul testo Grasso. Una brutta battuta d’arresto. Spero – conclude l’esponente del Pd – che la montagna non partorisca un topolino inadeguato alla gravita’ della situazione”. (ANSA).
Anche da Gratteri ok a nuova norma su 416 ter
416 ter: mettiamo un punto. Anche Gratteri ha riconosciuto oggi in un convegno che la norma è migliorata. Il legislatore quando maneggia la materia penale deve preoccuparsi di fornire ai magistrati una norma efficace, perché capace di descrivere la condotta che si vuole sanzionare, nella maniera più aderente alla realtà. Questa caratteristica è allo stesso tempo garanzia per il cittadino. Anche il procuratore Gratteri riconosce questo merito al nuovo 416 ter, che finalmente rende irrilevante la dazione materiale del denaro. Sulle pene Gratteri dice ciò che anche Libera ha auspicato e cioè che ci sia un ripensamento sistematico di tutte le pene previste per le condotte mafiose, a cominciare dal 416 bis. Personalmente sono d’accordo e credo che in questa direzione si debba lavorare. Faccio ancora appello a tutti i senatori affinché domani si approvi definitivamente il testo che entrerà immediatamente in vigore, contribuendo alla maggior trasparenza della campagna elettorale ormai iniziata.