Camorra – Sequestro ai Candurro ottima notizia

(ANSA) – ROMA, 14 GIU – “Il sequestro di prevenzione ordinato dal Tribunale di Napoli contro i Candurro e’ una ottima notizia per diversi motivi. Il presupposto del sequestro e’ l’indagine patrimoniale svolta dalla DIA di Napoli che si conferma una risorsa irrinunciabile nel contrasto alle mafie”. A pensarlo e’ il deputato Pd Davide Mattiello, componente delle Commissioni Antimafia e Giustizia della Camera. “Nello specifico – sottolinea – va evidenziata l’opportunita’ dell’autonomia nella proposta delle misure di prevenzione: i Candurro erano noti agli inquirenti da circa un decennio, ma soltanto ora e su impulso della DIA e’ arrivato il provvedimento di prevenzione. Questa autonomia non puo’ certo tradursi in inefficienti sovrapposizioni e in questo senso va inteso il necessario coordinamento informativo che abbiamo previsto nella riforma del Codice Antimafia, oggi all’attenzione del Senato che ha fissato al 23 Giugno il termine per gli emendamenti. Questo sequestro, per altro verso, ribadisce – prosegue il deputato dem – l’importanza della cooperazione giudiziaria internazionale quando si tratta di far emergere grandi capitali che vengono riciclati usando ogni mezzo messo a disposizione dal mercato globale: come puo’ il nostro Paese non concludere il Trattato con gli Emirati Arabi Uniti? Eppure si moltiplicano i segnali che individuano negli EAU uno degli snodi piu’ importanti sia per il riciclaggio, che per le latitanze”. “Infine una doverosa menzione al capo centro DIA di Napoli, dottor Linares: lo Stato si ricordi del valore di questi funzionari, che tale resta tanto quando tagliano le unghie ai mafiosi che trafficano e riciclano, tanto quando inchiodano alle proprie responsabilita’ quei mafiosi "altolocati” per dirla con una espressione del procuratore aggiunto di Palermo, Maria Teresa Principato, che rappresentano una minaccia ancor piu’ grave per la Repubblica", conclude Mattiello.

‘Ndrangheta – Mattiello: relazione inchieste-Trattato Emirati?

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(ANSA) ROMA, 12 MAG – “Vorrei conoscere la valutazione della DNAA sulle ultime inchieste: Vibo Valentia, Messina, Reggio Calabria”. A chiederlo e’ il deputato Pd Davide Mattiello, componente delle Commissioni Giustizia e Antimafia. “Magistrati e investigatori hanno concluso ultimamente operazioni importanti cui va dato loro merito, da "Fata Morgana”, fino agli arresti ordinati dalla Procura di Vibo per il lavori sulla Salerno-Reggio Calabria e da quelli odierni ordinati dalla Procura di Messina per voto di scambio, senza dimenticare “Dama Nera” e “Breakfast”, i processi che si apriranno stabiliranno le responsabilita’ penali di ciascun indagato e quindi su questo piano non resta che attendere rispettosamente. Ma in una fase storica nella quale le organizzazioni mafiose sparano di meno e  corrompono di piu’, nella quale la struttura stessa delle organizzazioni mafiose e’ mutata e sta mutando inglobando sempre di piu’ imprenditori, politici, massoni e anche magistrati, tanto che ci si interroga sulla sopravvivenza dello schema del concorso esterno, in una fase in cui i soldi si fanno sempre di piu’ dirottando finanziamenti pubblici, anche europei, e realizzando “cartelli” in grado di intercettare e controllare pezzi importanti di economia in posizioni di mercato monopolistiche, sarebbe utile esplorare insieme alla DNAA perimetri e portata delle relazioni coinvolte", ragiona il deputato. “A Dnaa e Dia compete senz’altro un compito di prevenzione e pure noi della Commissione Antimafia abbiamo la responsabilita’ di aggiornare continuamente l’analisi del fenomeno. Io continuo a chiedermi se esista un rapporto tra queste relazioni pesanti e le difficolta’, finora insormontabili, che incontra l’approvazione del Trattato di cooperazione Giudiziaria tra Italia e Emirati Arabi Uniti”, conclude il deputato.

Straordinaria la relazione annuale della DIA

(ANSA) – ROMA, 15 DIC – “La relazione annuale della DIA presentata oggi rappresenta uno straordinario contributo al contrasto delle mafie nel nostro Paese, fatto di professionalita’, efficienza e costanza nel tempo”. Lo afferma il deputato Pd Davide Mattiello, componente delle Commissioni Antimafia e Giustizia. “La struttura comandata dal dott. Ferla si conferma fondamentale sia sul versante della prevenzione, sia sul versante dei sequestri dei patrimoni mafiosi, sia sul versante delle indagini penali a vasto raggio. Specializzazione, centralizzazione e coordinamento che furono le intuizioni di Falcone maturate sull’esperienza dell’antiterrorismo italiano, sono state ben incarnate: non si puo’ e non si deve tornare indietro, come talvolta qualcuno auspica”, prosegue il deputato Pd. “Anzi – sollecita Mattiello – a noi servono piu’ DIA e piu’ DNA, cosi’ come ci serve piu’ Europa, con una Procura e delle forze di polizie davvero unificate: le mafie si sono globalizzate da tempo, cambiano pelle, preferendo corrompere piuttosto che uccidere, noi dobbiamo rispondere con maggiore organizzazione. Oltre che con la credibilita’ della classe dirigente, che in un Paese come il nostro resta il principale anticorpo contro la corruzione”.

DIA: un altro importante successo

(ANSA) ROMA, 27 NOV – “Un altro importante successo della Dia con sequestri per un valore di 5 milioni: ci sono due aziende e una villa con piscina e siamo nella zona di Rimini, facile immaginare quali utilizzi si possano fare di un patrimonio del genere, quale schiaffo sia al prestigio degli amici del clan. E’ necessario che la custodia non sia fatta con i lucchetti ma con la destinazione provvisoria anche a tutela della eventuale innocenza di chi e’ stato oggi colpito da queste misure. Ecco perche’ credo nella riforma sui beni sequestrati e confiscati che abbiamo approvato alla Camera l’11 novembre”. Cosi’ Davide Mattiello, PD, relatore per la riforma del Codice antimafia approvata alla Camera nei giorni scorsi. “Non mi convincono – conclude Mattiello – ne’ coloro che vorrebbero liquidare subito l’oggetto del sequestro, ne’ chi vorrebbe liquidare la Dia. Che invece ringrazio perche’ ancora una volta ha dimostrato professionalita’ e dedizione. Forza ora con l’approvazione della riforma al Senato”