On. Francesco Boccia: Scuole sicure: almeno utilizzate i fondi disponibili per interventi urgenti!

On. Francesco Boccia: Scuole sicure: almeno utilizzate i fondi disponibili per interventi urgenti!

Ministro Giannini: a scuola ripartiamo da Falcone!

(ANSA) – ROMA, 27 AGO – “Quando chiesero a Giovanni Falcone cosa ne pensasse della presenza dell’esercito in Sicilia, mandato dallo Stato a contrastare l’emergenza mafia, Falcone rispose: ‘Certo che voglio l’esercito! Voglio un esercito di insegnanti, perche’ la mafia teme la cultura’”. A ricordarlo e’ Davide Mattiello, Pd, componente della commissione Antimafia, che rivolge una forma di appello al ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, chiedendole di ripartire dalla lezione di Falcone. “Perche’ la mafia teme la cultura e quindi la scuola? La teme quando la scuola e’ una valida alternativa alla strada, ecco perche’ ci vogliono scuole sicure, belle e aperte tutto il giorno, ricche di proposte, che facciano cerniera tra docenti, famiglie, associazioni, lavoro. Teme la scuola – prosegue il deputato del Pd – quando la scuola dimostra che ci si puo’ affermare nella vita senza prepotenza, ma attraverso l’acquisizione di competenze e saperi, ecco perche’ ci vogliono docenti preparati, capaci, valorizzati. Teme la scuola quando la scuola disarma le diseguaglianze sociali, indicando la strada della cooperazione e non della competizione ecco perche’ ci vuole una scuola in cui il corredo necessario non sia fonte di discriminazione, ci vuole una scuola capace di essere Stele di Rosetta tra i tanti lessici familiari dei nuovi italiani. La forza delle mafie sta anche in una esasperata cultura dell’identita’ familiare, arroccata e violenta: la scuola stempera questa forza, aiutando le famiglie lessicali ad aprirsi, da un lato riconoscendosi nella lingua italiana e nella cultura repubblicana e dall’altra sentendosi rispettate. Ecco perche’ – conclude Mattiello – sarebbe importante inserire l’insegnamento della storia delle religioni e insistere su mense capaci di rispettare le differenze”

Lettera aperta al Presidente Renzi sull’edilizia scolastica

Presidente Renzi,

Verrà il giorno in cui i turisti arrivati in Italia da ogni parte del Mondo per godersi il nostro Paese in tutta la sua bellezza e ricchezza culturale chiederanno di poter visitare le scuole! È un sogno, una sfida che condivido con lei.

Un Paese che ha capito a tal punto che la scuola è il cardine della vita economica e democratica, che nella scuola investe le migliori energie e le migliori competenze anche architettoniche e artistiche, per fare delle scuole l’epicentro della vita sociale. In altre epoche il potere si è specchiato nella grandezza dei palazzi o delle chiese: che bello sarebbe se il nostro tempo fosse ricordato per la qualità delle scuole. Nella coscienza dei giovani varrebbe più di mille prediche sulla legalità e lo spirito civico: sentirsi accolti dalla Repubblica nel migliori dei modi, i strutture adeguate, sicure, attrezzate. Pronte per tutti e per ciascuno: perché ognuno è un nome. Zero barriere architettoniche, attenzione nelle mense scolastiche alle differenti culture religiose (oltre alle allergie!). Insegnanti preparati e valorizzati. In America Latina circola un motto: ‘quando si sogna da soli è soltanto un sogno. Ma quando si sogna insieme è già l’inizio della realtà!’

La mafia si contrasta iniziando dalla scuola

In Italia, ma non soltanto, è fiorente il business di chi specula sulla fascinazione prodotta dalle mafie: c’è chi vende canzoni, chi abbigliamento, chi apre catene di ristoranti e chi produce fumetti e fiction. Oltre a valutare quanto ognuna di queste attività in concreto non configuri una sorta di concorso esterno all’organizzazione mafiosa, analizzando puntualmente quali siano gli interessi economici che alimentano questi affari, bisogna contrastare a monte la domanda di mafiosità. Per questo un ruolo centrale è quello della scuola: è importante quindi conoscere quale sarà l’impegno della neo ministra Stefania Giannini su questo tema