(9Colonne) Roma, 19 mag – “Le parole di Grasso sulla ‘Trattativa Stato Mafia’ vanno nella direzione giusta: nel periodo delle stragi pezzi di Stato trattarono con la mafia. È già nelle evidenze di processi conclusi come quello di Firenze. È anche importante il riferimento che Grasso fa al processo in corso a Palermo, auspicando che in quella sede si faccia chiarezza sulla rilevanza penale di quei comportamenti. Le parole di Grasso confortano quanti, a cominciare dai magistrati palermitani, stanno chiedendo serenità e rispetto per il procedimento. Serenità e rispetto che negli ultimi mesi sono stati minati non soltanto dalle esternazioni minacciose di Riina, ma anche da autorevoli interventi che hanno criticato l’impianto accusatorio del processo, fino alla ormai nota ‘circolare 5 Marzo’ del CSM che potrebbe avere effetti gravi sulle nuove indagini partite all’indomani delle minacce di Riina. Ma non basta invocare il lavoro dei giudici palermitani. Oltre al piano penalmente rilevante, esiste un piano politico ingiustificabile e su questo deve intervenire la politica, assumendosi la responsabilità di giudicare i comportamenti di chi guidò allora lo Stato. I più recenti fatti, legati all’EXPO, dimostrano che quando la politica non ha la forza di fare chiarezza e pulizia, gli scheletri dagli armadi prima o poi saltano fuori”
(9Colonne) Roma, 15 mag – “Il ruolo immaginato per Raffaele Cantone sull’EXPO è importante, ma va corredato di poteri adeguati, altrimenti i rischi sono altissimi. Prima di tutto quelli per la sua persona e poi per la credibilità dello Stato. Capita talvolta che lo Stato chieda ad un proprio onesto servitore di svolgere un compito delicato ed è capitato, che questo servitore accetti, così ritrovandosi esposto, senza poteri adeguati a fare ciò per cui è stato comandato. Lo denunciò con forza a suo tempo il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, mandato nel 1982 a Palermo per rappresentare la reazione dello Stato contro la mafia. Guai alla politica che crea paraventi, giocando con la vita delle persone e con il destino di un Paese. Bisogna precisare bene ruolo e poteri per Raffaele Cantone, coordinandoli con quelli delle altre autorità competenti e già coinvolte”. Lo ha detto Davide Mattiello, deputato Pd in commissione Giustizia e componente della commissione bicamerale antimafia.
Commissione Antimafia ed Expo: la risposta dell’Amministratore Delegato
Commissione Antimafia ed Expo: la risposta dell’Amministratore Delegato
Expo: ASCOLTATE la risposta che Sala, AD di Expo SpA mi ha dato in sede di Commissione Antimafia durante l’audizione. Questa era la domanda: La mia domanda va sotto il titolo ‘Governo del cantiere’: porto la sua attenzione in particolare sulla zona di Novara, comuni come Romentino, Trecate, Cerano. Una zona segnata dall’attività estrattiva. Cave. Noi sappiamo che il business legato alle cave è da un lato quello di tirare fuori il materiale che serve ma poi anche di riempire le cave, ed anzi l’esperienza ci insegna che purtroppo si guadagna molto di più in maniera opaca con il riempimento delle cave. In questa zona che è a meno di 30 km dal territorio dell’Expo dal 2010 ad oggi sono stati diversi i fatti che hanno segnalato le infiltrazioni criminali legate a questa attività. Cito solo il più grave, ovvero l’omicidio di Ettore Marcoli, titolare dell’omonima cava, il 20 gennaio 2010.
Qual è il livello di consapevolezza ed attenzione che avete come Expo sulla vicenda cave, in particolare nella zona dell’Ovest Ticino, e quel è la vostra strategia rispetto a questo fenomeno?