Il problema della corruzione in Italia è soprattutto culturale. Fermo restando che l’etica degli amministratori pubblici è premessa necessaria, altrettanto importante è l’etica del popolo per contribuire a spezzare il sodalizio della convivenza.
I testimoni di giustizia sono l’esempio da prendere in considerazione. Chi trova il coraggio di testimoniare contro i propri estorsori deve essere considerato un tesoro repubblicano.
Siamo tutti chiamati a fare il nostro dovere contro il fenomeno della corruzione, per contribuire anche noi al risanamento del nostro Paese.

Attenzione nazionale sui fatti di Latina

(ANSA) – ROMA, 24 MAR – “Sui fatti di Latina deve essere mantenuta un’attenzione nazionale”: lo chiede il membro Pd della Commissione Antimafia Davide Mattiello, secondo il quale “l’inchiesta per corruzione in atti giudiziari, corruzione e altri reati è di  per se’ molto grave, e contribuisce a minare la fiducia dei cittadini nello Stato, si sviluppa in un contesto nel quale i segnali di preoccupazione sono parecchi, tanto e’ vero che la Commissione parlamentare antimafia ha dedicato recentemente una missione proprio a Latina”. “Latina e l’agro pontino sono in una posizione strategica per chi punti alla Capitale”, sottolinea ancora Mattiello. “Per troppo tempo ci si e’ concentrati sugli investimenti della camorra sul litorale, e’ venuto il tempo di concentrarsi sugli investimenti della ‘ndrangheta a Latina, sulla capacita’ di infiltrare le istituzioni, di costruire rapporti proficui con la politica. Per questo aggiungo il mio sostengo a quello gia’ espresso da altri parlamentari, alla magistratura e alla forze dell’ordine: non manchera’ la nostra attenzione”.

Il decalogo anticorruzione va nella giusta direzione

(ANSA) – ROMA, 23 MAR – “Il decalogo del Governo e dell’ Autorita’ nazionale anticorruzione va nella direzione giusta: sia il Papa da Napoli, che don Ciotti da Bologna, nei giorni scorsi hanno ribadito come la corruzione sia l’altra faccia della mafia. Si fa largo nella strategia di contrasto il ruolo di chi, dipendente di uno dei soggetti sottoposti alla normativa, viene a conoscenza di una condotta costruttiva e ne informa chi di dovere. In un Paese nel quale e’ ancora molto diffusa la cultura del ‘fatti i fatti tuoi che campi 100 anni’ in un Paese in cui chi parla e’ spesso giudicato un ‘infame’, le parole sono importanti”. Ad osservarlo e’ il deputato Pd Davide Mattiello, componente delle Commissioni Giustizia e Antimafia, a proposito del decalogo contro gli illeciti anticipato oggi dal quotidiano La Repubblica. “La vittoria sulla corruzione – spiega Mattiello – dipende in gran parte dalla cultura civica che sapremo alimentare. Per questo fa danno chi si riferisce a queste persone usando parole come ‘pentiti’ o ‘gole profonde’, ‘delatori’ etc. Sono semplicemente persone oneste, testimoni di ingiustizie che hanno a cuore il bene comune. Ce ne fossero! Chiamiamoli come si conviene – invita il deputato Pd – e si moltiplicheranno: perche’ anziche’ avvertire un disvalore sociale, ne avvertiranno il valore condiviso”.

Corruzione: allungare i termini di prescrizione.

(ANSA) ROMA, 26 FEB – “Sulla corruzione la strada e’ giusta, ma bisogna allungare anche il termine di prescrizione”. A sostenerlo e’ il deputato Pd Davide Mattiello, componente delle Commissioni Giustizia e Antimafia, che spiega: “Della prescrizione ci stiamo occupando in Commissione Giustizia alla Camera e l’indicazione del Governo, per ora, e’ quella di non allungare il termine complessivo della prescrizione, continuando a misurarlo sul massimo edittale della pena prevista per il reato. Io ho depositato un emendamento per allungare di un quarto il termine della prescrizione proprio per i reati di corruzione e concussione: un segnale, che spero il Governo vorra’ considerare positivamente”. “Ha fatto bene Orlando – prosegue l’esponente dem – ad impegnarsi in Senato per l’aumento delle pene sulla corruzione: la corruzione e’ la ruggine dell’Italia ed e’ il volano delle mafie, colpirla severamente, considerandola un delitto gravissimo e’ necessario. Due giorni fa il procuratore nazionale Antimafia Franco Roberti ha avuto parole durissime sulle responsabilita’ della politica che ha tardato troppo a perseguire la corruzione come merita. Per lasciare aperta la porta della ragionevolezza, sara’ importante prevedere sconti di pena a chi collabora, rompendo il rapporto di complicita’ normalmente fortissimo tra corrotto e corruttore. Ma i comportamenti corruttivi – conclude Mattiello – vengono a galla spesso molto successivamente al momento nel quale sono posti in essere. Per questo e’ altrettanto importante intervenire sul termine della prescrizione.

416 ter: un passo alla volta, ogni volta un passo

(ANSA) – ROMA, 22 DIC – La commissione Giustizia della Camera ha votato all’unanimità il deputato Pd Davide Mattiello come relatore per ulteriori modifiche al 416 ter, la legge che punisce lo scambio elettorale politico-mafioso. Il testo è già stato approvato in Senato e prevede l’esclusione dei benefici carcerari ai condannati appunto per 416 ter. A darne notizia è lo stessoMattiello, il quale aggiunge che la Commissione ha anche votato a larga maggioranza, contraria soltanto Forza Italia, la procedura in legislativa, che permetterà ai parlamentari di procedere più velocemente. “Un passo importante e concreto – conclude Mattiello – per rendere ancora più efficace e stringente la normativa sul voto di scambio politico-mafioso”. (ANSA)

Sulla corruzione un buon segnale dal Governo, ma..

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(ANSA) – ROMA, 13 DIC – “Contro la corruzione e’ arrivato dal governo un segnale atteso da venti anni ma ho alcune preoccupazioni”. Lo afferma il deputato Pd, Davide Mattiello, componente delle commissioni Giustizia e Antimafia. Il segnale piu’ positivo, secondo il deputato dem, e’ quello della confisca allargata per i patrimoni dei corrotti, sul modello di cio’ che avviene per i mafiosi: era la richiesta che anche Libera aveva fatto fin dal 1995, quando, raccogliendo un milione di firme, proposi il riutilizzo sociale per i beni confiscati ai mafiosi e ai corrotti. Questa seconda parte cadde quando venne approvata la legge 109 nel 1996. Secondo Mattiello, tuttavia, “bisogna incentivare la collaborazione del corruttore: diversamente, il sodalizio tra corrotto e corruttore resta difficilmente spezzabile e il reato difficile da provare”. Bisogna poi approvare definitivamente il reato di depistaggio e inquinamento processuale, gia’ votato alla Camera, “che della corruzione rappresenta una declinazione particolarmente odiosa”. Bisogna infine approvare la riforma del trattamento dei testimoni di giustizia, “che rappresentano quella parte, ancora esigua, di cittadini che si ribellano alla criminalita’, facendo nomi e cognomi, a rischio della vita”. “Come ha detto il presidente del Consiglio Matteo Renzi – ha concluso il deputato – la lotta alla corruzione dipende da un impegno culturale vasto e impegnativo che passa anche dalla capacita’ dello Stato di sostenere adeguatamente chi denuncia, anziche’ farsi i fatti propri. Sono tutte cose possibili, la politica non avra’ scuse”

Un grazie ad Avviso Pubblico: un sito utilissimo

                     

(ANSA) – ROMA, 2 DIC – “Avviso Pubblico ha presentato oggi a Roma l’Osservatorio sull’attivita’ parlamentare: un sito utilissimo, sempre aggiornato, che registra i lavori delle Camere, ma anche delle Commissioni antimafia, rifiuti e amministratori minacciati. Ringrazio Avviso Pubblico perche’ queste sono le cose concrete e serie che consentono a tutti di lavorare meglio”: lo afferma il deputato Pd Davide Mattiello, componente della Commissione parlamentare antimafia. “Avviso Pubblico – spiega Mattiello – rappresenta i tanti amministratori pubblici che si sforzano quotidianamente di lavorare con onesta’: guai a fare di tutta l’erba un fascio! Ho preso la parola per rappresentare il lavoro che riguarda la riforma delle misure di prevenzione patrimoniali: urgente estendere la normativa a livello europeo, urgente mettere l’Agenzia nazionale nelle condizioni di lavorare”. “Ad oggi purtroppo – conclude Mattiello – non funziona ancora la Banca Dati Nazionale, non funziona l’Albo nazionale degli Amministratori giudiziari, mancano i membri di nomina governativa del CdA. Dobbiamo fare bene e in fretta”.

Commissione Antimafia ed Expo: la risposta dell’Amministratore Delegato

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