(ANSA) – ROMA, 7 LUG – “Oggi un’altra brutta notizia per il latitante Amedeo Matacena: la Cassazione ha detto di no al ricorso di Contrada, che ha sperato nella riapertura del processo dopo che la Corte di Strasburgo gli aveva dato ragione sul concorso esterno”. A scriverlo e’ il deputato Pd DavideMattiello che da tempo chiede che il Parlamento dia il via libera al trattato di Cooperazione giudiziaria tra Italia ed Emirati Arabi, dove Matacena e’ fuggito dopo una condanna definitiva per concorso esterno in associazione mafiosa. “Al verminaio scoperchiato dall’inchiesta Labirinto il Governo e noi dovremmo rispondere apparecchiando con urgenza quegli strumenti che servono a fare giustizia piu’ e meglio, non penso soltanto al Trattato di cooperazione giudiziaria che non c’e’, penso anche all’interrogazione che ho fatto ed e’ rimasta senza risposta che riguarda il monopolio del trasporto nel mare siciliano e calabrese. Ma penso anche alla riforma del Codice Antimafia e alla riforma della normativa sui Testimoni di Giustizia”, prosegue Mattiello. “Dietro le fortune imprenditoriali e politiche di alcuni dei protagonisti di queste vicende c’e’ ancora tanta, ingombrante, intramontata DC: quella che democristiani siciliani coraggiosi come Reina e Mattarella provarono ad arginare, quella con la quale Andreotti si faceva piedistallo. Il lavoro della magistratura disegna instancabilmente una rete di relazioni, fatta di gente che spara e spaccia, gente che ricicla e investe, gente che fa politica: questa rete e’ forte, fa paura a chi la conosce e la subisce e fa paura anche a chi decide di conviverci e cercarci della convenienza. Questa rete e’ mafia. Quella di cui parlava la dott.ssa Principato, alludendo alle coperture altolocate che favoriscono la latitanza di Messina Denaro. Coperture che si preoccupano degli amici in difficolta’, procurando vie d’uscita e ostacolando il lavoro della giustizia”, conclude il deputato dem.