La politica ascolti le parole del procuratore Lo Voi

(ANSA) – ROMA, 16 MAR – “Bisogna che la politica ragioni sulle parole del procuratore di Palermo Francesco Lo Voi. Ma intanto facciamo tutto quello che e’ gia’ possibile”. Cosi’ il deputato Pd Davide Mattiello, componente della Commissione Antimafia e relatore alla Camera della riforma del voto di scambio politico-mafioso (il cosiddetto 416 ter) nel 2014, che interviene sulle parole del procuratore Lo Voi che suggerisce di elaborare nuove fattispecie che fotografino meglio il rapporto di scambio tra mafiosi e imprenditori. “Qualche giorno fa il procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo Franco Roberti proponeva di considerare la corruzione una aggravante del 416 bis e il procuratore generale Scarpinato ha riproposto qualche settimana fa di rivedere le fattispecie di concorso esterno e anche lo stesso schema associativo del 416 bis. Io aggiungo che anche lo schema del 416 ter (il reato di voto di scambio-politico mafioso, ndr) appare sempre piu’ residuale: tutti questi elementi segnalano una riflessione critica importante”, prosegue Mattiello. “Le mafie – dice l’esponente dem – sono cambiate nei fatti ed e’ senz’altro opportuna una rivisitazione di alcune norme per verificarne fino in fondo l’adeguatezza a "mordere” la realta’. Ma intanto a certi imprenditori, che non vanno confusi con quelli che in stato di assoggettamento ubbidiscono a richieste variamente estorsive, che si siedono a tavola con i mafiosi in uno scambio di convenienze, forse piu’ che il concorso esterno, andrebbe contestato direttamente il 416 bis" (ovvero il reato di associazione di tipo mafioso). “La mafia, oggi – ragiona il deputato – e’ sempre piu’ sistema criminale che usa prioritariamente l’economia legale e subordinatamente quella illegale. Anche per questo la vicenda Scajola-Matacena e’ cosi’ interessante e paradigmatica: chissa’ che la grande operazione che ha portato in carcere proprio ieri Giorgio De Stefano non  preluda a nuovi sviluppi”

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