(ANSA) – ROMA, 15 GEN – “Faccio mie le parole del colonnello Arturo Guarino: a Torino chi e’ vittima di racket o usura trovi la forza di parlare. Torino ha dimostrato in questi anni di saper reagire con tempestivita’ ed efficacia sia sul piano della repressione penale, sia sul piano della prevenzione patrimoniale, sia sul piano della coesione sociale”. Lo rileva in una nota il deputato Pd Davide Mattiello, componente della commissione parlamentare Antimafia. “Al lavoro serio di Forze dell’Ordine e della Magistratura si e’ affiancato quello degli Enti Locali”, sottolinea il parlamentare dem. “E sia il Comune di Torino che la Regione Piemonte hanno istituito commissioni dedicate allo studio e alla prevenzione del fenomeno, e quello delle associazioni con l’apertura di sportelli di ascolto come SOS Giustizia di Libera. L’arresto di Schirripa prima di Natale – afferma ancora Mattiello – fa capire che a Torino niente viene dimenticato, nessuna pista trascurata. Forza, allora: non siete soli! Aggiungo: ancora piu’ urgente diventa la riforma della normativa sui Testimoni di Giustizia gia’ presentata in entrambi i rami del Parlamento, perche’ il piu’ adeguati possibile siano gli strumenti a sostegno delle vittime che decidono di parlare. Spetta ai Presidenti di Camera e Senato e ai capi gruppo decidere l’iter. Per quanto riguarda il reato di 416 bis, cioe’ il reato di associazione mafiosa: il Parlamento, raccogliendo indicazioni come quelle riproposte dal dott. Caselli, ha aumentato proprio a maggio 2015 le pene base previste, portandole a 10-15 anni, che possono arrivare fino a 26 anni per i boss. Vorrei rivolgermi infine – conclude Mattiello – anche al giovane Crea, Luigi, perche’ ci ripensi, e’ ancora cosi’ giovane. Credeva di avere in mano Torino, invece e’ finito gia’ tutto: e’ stata una illusione imbevuta di violenza. Non e’ impossibile regolare i conti con la giustizia e cambiare vita: lo Stato deve saper tendere una mano”.(ANSA).