(ANSA) – ROMA, 13 APR – Tutti gli addetti ai lavori spronano a proseguire sulla strada della riforma delle misure di prevenzione tracciata in Commissione Giustizia della Camera attraverso l’abbinamento dei testo unico 1138 di iniziativa popolare e del 2737 a prima firma Bindi, originato dalla Commissione Antimafia. A renderlo noto e’ il relatore per la maggioranza ai testi di riforma delle misure di prevenzione del Codice Antimafia, Davide Mattiello (Pd), che oggi pomeriggio nella sala del Mappamondo, insieme alla presidente della Commissione Giustizia Donatella Ferranti e al correlatore Claudio Fava, vicepresidente della Commissione Antimafia, ha ascoltato i magistrati delle misure di Prevenzione La Malfa di Bari, Saguto di Palermo, Menditto di Lanciano, Balsamo di Caltanissetta, il Procuratore di Roma Pignatone, Monteleone Consigliere della Corte d’Appello di Roma, e i rappresentanti di Abi, Ance, commercialisti e amministratori Giudiziari. “Tutti concordi – spiega Mattiello – sul valore positivo dell’impianto normativo che tutela il valore pubblico delle confische di prevenzione e l’utilita’ sociale che ne deve derivare, rendendo piu’ efficiente la procedura e insieme tutela il lavoro la dove ve ne siano le condizioni e tutela i terzi creditori di buona fede. Ora la parola passa al Governo e al concerto necessario tra Camera e Senato”.