
(ANSA) – ROMA, 20 FEB – “Preziose le indicazioni di Nicola Gratteri sulle aziende confiscate, ma senza appesantire l’Agenzia per i beni sequestrati e confiscati: le proposte che Gratteri ha illustrato nella sua veste di Presidente della Commissione voluta da Renzi per la riforma del codice antimafia, infatti, colgono punti critici e offrono spunti condivisibili, dei quali terremo conto in fase emendativa dei testi sui cui stiamo lavorando in Commissione Giustizia Camera”. A sostenerlo e’ il deputato pd Davide Mattiello, componente della Commissione parlamentare Anfimafia e relatore per la maggioranza della riforma del Codice antimafia sulle misure di prevenzione. “Siamo d’accordo: le aziende sequestrate – spiega Mattiello – non devono chiudere nemmeno un giorno, compatibilmente con la loro effettiva capacita’ di stare sul mercato al netto della presenza mafiosa: in tal senso si muovono gia’ alcune delle esperienze piu’ virtuose d’Italia, penso al lavoro del Tribunale di Roma, senza che si debbano intestare le aziende in capo all’Agenzia gia’ in fase di confisca di primo grado. E’ invece importante che vengano riviste la collocazione istituzionale, la composizione del personale e la composizione della direzione dell’Agenzia nel senso indicato da Gratteri, affinche’ l’Agenzia possa fornire fin dalla fase del sequestro la piu’ adeguata consulenza professionale all’amministratore giudiziario, incaricato dal giudice delegato”. “Grazie al lavoro sinergico di Commissione Antimafia, Commissione Giustizia della Camera, Governo e forze sociali rappresentative come CGIL, Libera, Avviso Pubblico, ACLI, ci sono finalmente – conclude Mattiello – le condizioni per arrivare in tempi ragionevoli alla riforma tanto attesa, perche’ e’ insopportabile che provvedimenti di sequestro adottati per ragioni di giustizia, producano disoccupazione e marginalita’ sociale”. (ANSA).