(ANSA) – ROMA, 31 GEN – “I gesti estremi del genere non aiutano ad affrontare con il discernimento necessario situazioni complesse che coinvolgono profili amministrativi, economici e giudiziari. Pero’ dobbiamo interrogarci tutti, noi che abbiamo delle responsabilita’, sul perche’ di tanta sofferenza: perche’ cosi’ spesso i cittadini che intraprendono percorsi di denuncia, pagano poi un prezzo cosi’ alto”. Con queste parole il deputato Pd in Commissione Antimafia Davide Mattiello, che coordina il comitato che si occupa dei testimoni e dei collaboratori di giustizia in Commissione Antimafia, commenta la vicenda di Francesco Di Paolo che ha tentato di darsi fuoco. “A volte l’esasperazione – spiega l’esponente Pd – dipende dalla prolungata mancanza di risposte, che genera incertezze intollerabili e tensioni all’interno della famiglia. Auspico che la Commissione Centrale dia le risposte che le competono, per quanto e’ possibile senza attendere la pronuncia del TAR del Lazio, davanti cui pende il giudizio sulla delibera della medesima Commissione, impugnata dal Di Palo e auspico che la DNA e la DDA di Bari chiariscano se e quanto le denunce di Di Palo siano fondate e quanto sia per tanto attuale il rischio per lui e i suoi familiari. Da parte mia ho assicurato alla moglie di Di Palo, che continuero’ a fare quello che posso”, conclude Mattiello.