Non sopporto più la supponenza di chi ha la verità in tasca.

(ANSA) – ROMA, 18 NOV – “Ho ascoltato l’intervento di Sabina Guzzanti fatto venerdi’ a Roma al termine della proiezione del suo film presso la Camera dei Deputati. E’ sconcertante la modalita’ liquidatoria con la quale la Guzzanti fa riferimento al mio lavoro”. Lo sostiene il deputato Pd Davide Mattiello, componente della Commissione parlamentare Antimafia, il quale accusa Guzzanti innanzitutto di “una oggettiva falsita’: non ho mai fatto, come la regista invece dice, una interrogazione parlamentare sul suo film”. “Ho soltanto espresso – precisa Mattiello – un giudizio critico, del quale sono tuttora convinto: il simbolo della Repubblica appartiene a tutti, anche a quei cittadini che hanno pagato con la vita la propria opposizione alle mafie, offensivo quindi adoperarlo in quel modo nella locandina del film. Poi ricostruendo in maniera strumentale alla polemica la vicenda sulla riforma 416 ter. Sono abituato ad assumermi la responsabilita’ di quello che faccio e sul 416 ter l’ho fatto fino in fondo, senza nascondermi dietro a nessuno. Sono anche pronto a riconoscere gli errori, che ognuno di noi fa. Non sono piu’ disposto a sopportare la supponenza di chi sembra avere sempre la verita’ in tasca e trincia giudizi senza nemmeno dare la possibilita’ di un confronto”

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Qui di seguIto il COMUNICATO STAMPA [che NON è un’interrogazione parlamentare] in cui parlavo del film della Guzzanti.