“Saviano merita la cittadinanza onoraria di Torino, come di ogni altra citta’ d’Italia, perche’, mettendo a repentaglio la sua vita, ha aiutato tutti a prendere coscienza della pervasivita’ e della violenza dell’organizzazione mafiosa”. Lo afferma Davide Mattiello (Pd), a proposito della richiesta dei consiglieri leghisti di revocare la cittadinanza onoraria allo scrittore. Quello di Saviano “e’ un grande servizio civico reso attraverso la sua capacita’ narrativa che consente anche alle coscienze piu’ sopite a destarsi e a reagire. La cultura e’ la prima arma contro il potere mafioso: conoscenza, spirito critico, desiderio di liberta’ e insieme di responsabilita’. Questo servizio civico e’ stato tanto piu’ prezioso nel nord d’Italia, ipocritamente abbarbicato sull’idea rassicurante e sbagliata che la mafia riguardi soltanto il sud. Ai leghisti torinesi consiglio di studiarsi la storia di Bruno Caccia, il Procuratore Capo della Repubblica di Torino, ucciso da un’alleanza criminale riferibile alla ‘ndrangheta il 26 giugno del 1983”