Mauro Esposito: si faccia Giustizia

Procura di Torino e Agenzia delle Entrate fanno giustizia sul caso Mauro Esposito: ora manca soltanto il pieno riconoscimento delle società di ingegneria per uscire dall’incubo. La Procura di Torino e in particolare i PM Sparagna Riccaboni Smeriglio firmano un provvedimento intelligente e coraggioso che interpreta la 44 del 99 in coerenza con i lavori preparatori: la vittima di estorsione che denuncia va tutelata per davvero e non soltanto formalmente. Questo provvedimento per altro non fa che ribadire il riconoscimento della Me Studio come soggetto degno di tutela giurisdizionale. Auspico che questo orientamento possa essere apprezzato anche in sede civile, uscendo così dalla grottesca incertezza nella quale ancora operano le società di ingegneria a causa di una dubbia interpretazione, che sarà comunque definitivamente spazzata via dalla ormai imminente approvazione del dl CONCORRENZA ora al Senato’

Esposito: sentenza sconcertante

(ANSA) – Sconcertante sentenza di Appello nella vicenda dell’imprenditore Mauro Esposito. Il rispetto per la magistratura e le sue sentenze non mi impedisce di manifestare sconcerto e preoccupazione: sconcerto perché nel merito la sentenza non tiene in alcun conto ne’ l’intervento legislativo del ‘97, che aveva abrogato la legge del ’39, ne’ la norma recentemente approvata dalla Camera, che in via interpretativa allontana ogni dubbio sulla liceità delle associazioni tra ingegneri. Preoccupazione perché questo appello in sede civile è uno schiaffo al lavoro fatto in sede penale: infatti le evidenze raggiunte nel penale hanno chiarito come gli imputati, poi condannati, abbiamo scientemente agito in danno del dott. Esposito, montando contro di lui una vera e propria lite temeraria per punirlo, dal momento che Esposito aveva deciso di denunciare. Auspico che la Prefettura di Torino voglia intanto intervenire in via urgente, sospendendo gli effetti esecutivi della sentenza, applicando in maniera estensiva l’art. 20 della 44 del ’99: Mauro Esposito è la vittima di un sistema estorsivo e mafioso, una vittima che ha trovato la forza di denunciare, contribuendo in maniera significativa nelle indagini, lo Stato deve sostenerlo e non mortificarlo