Il Presidente del Senato, Pietro Grasso, ha ricevuto questa mattina a Palazzo Madama una delegazione in rappresentanza delle Associazioni Cgil, Acli, Avviso Pubblico, Lega Coop, SOS Impresa, Libera e Centro Studi Pio La Torre. I rappresentanti delle Associazioni avevano chiesto il colloquio per sottolineare la necessità di una rapida calendarizzazione dei lavori in Commissione e in Aula del ddl. n. 2134, che contiene norme in materia di beni confiscati alle mafie, tutela dei lavoratori, nomine e incompatibilità degli amministratori giudiziari. Il Presidente Grasso ha preso atto delle osservazioni e ha garantito il proprio impegno a riferire le richieste pervenute dalle Associazioni al Presidente della Commissione Giustizia del Senato affinché si discuta al più presto il disegno di legge, approvato dalla Camera dei Deputati lo scorso 11 novembre.
Dal 2008 al 2014 la crisi in Italia ed Europa secondo i dati Istat ha più che raddoppiato i numeri della povertà relativa ed assoluta. Dieci milioni di italiani e italiane vivono in condizione di povertà relativa, e sei milioni in condizione di povertà assoluta. Le diseguaglianze sono cresciute a dismisura e diventate insopportabili. Più la povertà aumenta, più le diseguaglianze si ampliano, più le mafie si rafforzano. Per questo in Italia è necessario avere una misura come il Reddito Minimo o di Cittadinanza. Non è impossibile, non è una proposta irrealistica: è una scelta di buon senso, necessaria e giusta.
Ci sono diverse proposte di legge depositate al Senato. Chiediamo che entro 100 giorni una buona legge sul reddito di dignità arrivi in aula per essere discussa e approvata. Non è impossibile, non è una proposta irrealistica: il parlamento può e deve prendere una decisione tanto semplice quanto storica.
Il Reddito Minimo o di Cittadinanza, è un supporto al reddito che garantisce una rete di sicurezza per chi non riesce a trovare un lavoro, per chi ha un lavoro che però non garantisce una vita dignitosa, per chi non può accedere a sistemi di sicurezza sociale adeguati. Il Reddito Minimo o di Cittadinanza, è una misura necessaria per invertire la rotta della crisi, una risposta concreta ed efficace a povertà e mafie perché garantisce uno standard minimo di vita per coloro che non hanno adeguati strumenti di supporto economico, liberandoli da ricatti e soprusi.
È una misura prevista già da tutti i paesi europei, con l’esclusione di Italia, Grecia e Bulgaria. Il Parlamento Europeo ci chiede dal 16 ottobre 2010 di varare una legge che introduca un “reddito minimo, nella lotta contro la povertà e nella promozione di una società inclusiva”. Sono passati cinque anni e nulla è successo.