Verranno votati domani in Commissione Giustizia gli emendamenti presentati al codice Antimafia che dal 25 settembre prossimo ritornerà all’esame dell’aula della Camera. Oggi gli esponenti di Ncd e Sinistra Italiana hanno dichiarato in Commissione di non aver presentato emendamenti affinché il testo del codice possa essere approvato al più presto e senza ulteriori modifiche dall’aula della Camera. Continuano a rimanere critici i Cinque Stelle. Il relatore, Davide Mattiello (Pd) ha chiesto il ritiro degli emendamenti che quindi domani, se non ritirati, verranno bocciati. L’approvazione definitiva del nuovo codice antimafia, se non ci saranno intoppi potrebbe avvenire nella prima settimana di ottobre.
Riforma codice antimafia: rischiamo di buttare via tutto!
(ANSA) – ROMA – “Chiedo al Ministro Orlando di promuovere una riunione urgente sulla riforma del Codice Antimafia”. A dirlo è il deputato Pd Davide Mattiello. “Ho partecipato oggi – spiega – alla manifestazione nazionale convocata dai sindacati a Portella della Ginestra a 70 anni dalla strage di lavoratori, lavoratrici e bambini che segnò il debutto in epoca repubblicana della convergenza di interessi tra criminalità organizzata e pezzi di Stato: la liberazione del lavoro da ogni forma di mafia era allora ed è ancora oggi cartina di tornasole per capire la qualità democratica del nostro Paese. Lo sapeva bene Pio La Torre, padre del sistema di prevenzione patrimoniale che consente l’aggressione dei capitali illeciti e lo sa bene questo Parlamento che da quattro anni lavora al potenziamento del Codice Antimafia. Il Senato, che ha tenuto fermo il testo per oltre un anno e mezzo, adesso, con la Legislatura che volge al termine, non soltanto lo sta modificando, ma rischia di farlo stravolgendo l’impianto votato dalla Camera, che è coerente con la proposta uscita dalla Commissione Antimafia nel 2014”. “Ora – conclude il deputato che è stato relatore alla Camera del provvedimento – visto che la Commissione Antimafia è composta anche da 25 Senatori, alcuni dei quali fanno anche parte della Commissione Giustizia del Senato, vorrei proprio capire cosa è cambiato. In questo modo l’esito probabile del percorso è quello di buttare via tutto e credo che nessuno se lo possa permettere”