Solidarietà al Sindaco Scionti e alla sua famiglia

Solidarietà al Sindaco Scionti e alla sua famiglia. Una solidarietà fatto di attenzione: investigatori e magistratura ci daranno presto un quadro più preciso del grave attentato. Una solidarietà fatta di consapevolezza: questo è il nostro quotidiano e autoctono terrorismo, che sia mafiosa la mano o mafiosa la cultura di quella mano. Questa è da sempre la principale minaccia alla tenuta democratica del nostro Paese: perché mortifica e intimidisce le persone oneste che vogliono fare politica, impresa, cultura. Bene abbiamo fatto a riformare il 338 del codice penale che oggi rappresenta uno strumento forte in più nelle mani degli inquirenti per fare giustizia.

Solidarietà al presidente Antoci e alla Polizia di Stato

(Ansa) – Mattiello: Solidarietà al presidente Antoci e alla Polizia di Stato per lo scampato pericolo, bisogna alzare l’attenzione sullo Stretto di Messina. La trasparenza amministrativa scelta nella gestione delle concessioni dei terreni del Parco dei Nebrodi pare abbia rotto le uova nel paniera ai clan che pensavano di mettere le mani sui finanziamenti UE e questo dato deve farci riflettere sulle strategie adoperate dalle mafie per fare soldi. E’ senz’altro vero ciò che ha messo in evidenza l’ultima relazione della DNA su un certo ritorno al traffico di droga come fonte primaria di approvvigionamento per le mafie, ma le mafie hanno mutato struttura, coinvolgendo sempre più organicamente i così detti colletti bianchi, siano essi professionisti, imprenditori o politici, per drenare soldi pubblici. Proprio per questo il gravissimo attentato di questa notte, andrebbe letto anche tenendo presente l’operazione Fata Morgana sulla sponda calabrese dello Stretto. Quando lo Stato scommette sulla trasparenza amministrativa e sulla prevenzione, come quella realizzata attraverso le interdittive prefettizie, aumenta la propria efficacia, con questo spirito ho depositato l’interrogazione parlamentare sulla acquisizione da parte della SNS della Siremar e auspico che il Governo risponda al più presto.

(9Colonne) Roma, 28 mag – La “Medaglia d’oro al Valor Civile” da parte del Presidente della Repubblica al Dott. Calogero Germanà . E’ quanto chiede il deputato Pd Davide Mattiello in un’interrogazione, firmata anche da Pippo Civati, Paolo Gandolfi, Giuseppe Guerini, Luca Pastorino, Lucrezia Ricchiuti, Veronica Tentori, inviata al ministro dell’Interno dove i deputati sollecitano Angelino Alfano a farsi portatore della loro proposta. L’interrogazione ripercorre i passaggi della carriera di Calogero Germanà: dirigente DIGOS alla Questura di Enna, direttore Squadra Mobile di Agrigento, commissario a Mazara del Vallo, responsabile della Squadra Mobile di Trapani, poi trasferito alla Criminalpol di Catania, quale dirigente della Sez. distaccata con sede in Caltagirone, in missione al CIC di Palermo per attività antimafia, di nuovo al Commissariato di Mazara del Vallo. Fino all’attentato del ‘92, voluto da Totò Riina, dove, ferito lievemente alla testa, si salvò miracolosamente. E ancora: responsabile della Criminalpol di Bologna, direttore dell’Ufficio Polizia di frontiera e del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica di quel centro, Capo del II Reparto della Direzione Investigativa Antimafia, in Roma. Diresse poi operazioni di polizia giudiziaria in collaborazione con l’FBI ed ebbe un ruolo importante nella lotta contro la banda della “Uno bianca” e nel drammatico caso del sequestro Soffiantini nel 1997. “Proprio in virtù degli incontestabili meriti professionali e dell’ enorme stima per la figura e il lavoro di Germanà – ha dichiarato Mattiello – e in considerazione che la legge n.13, gennaio 1958 prevede che "Le ricompense al valor civile sono istituite per premiare atti di eccezionale coraggio che manifestano preclara virtù civica e per segnalarne gli autori come degni di pubblico onore” chiediamo al ministro Alfano di farsi portatore della proposta di conferimento della “Medaglia d’oro al Valor Civile” da parte del Presidente della Repubblica al del Dott. Calogero Germanà’, indelebilmente segnato dal terribile attentato del settembre 1992"