Solidarietà alle vittime di Utøya

Il pesce puzza sempre dalla testa e Breivik è soltanto una delle “teste” emerse del sotterraneo, schifoso, Mondo nero.
Il Mondo mafioso-fascista-nazista di chi è convinto che l’umanità sia divisa in uomini degni di onore e in uomini disprezzabili, che i primi possano fare ciò che vogliono, mentre i secondi debbano ubbidire e farsi da parte o essere tolti di mezzo.
Il Fatto Quotidiano racconta che dalla cella in cui è recluso dopo la strage di Utøya, continua a scrivere alle famiglie delle sue stesse vittime, rivendicando la nobiltà del suo gesto: una violenza reiterata!
È un virus più pestilenziale del Covid, che alimenta clientelismo e nazionalismo, autoritarismo e corruzione. Violenza e guerra.
Quello che sta capitando nella Repubblica serba di Bosnia dovrebbe far riflettere tutti.
Non si può smettere di pensare la Storia assumendo il punto di vista delle vittime, anche quando in ballo ci sono le regole carcerarie.
La Norvegia non è Unione Europea, ma non lo è nemmeno la Bielorussia: mi aspetto che la UE intervenga su questa vicenda a sostegno della posizione espressa dai famigliari delle vittime di Utøya!

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