Per sconfiggere la mafia abbiamo bisogno di finanza etica: pieno sostegno al lavoro di Banca Etica che questa mattina ha presentato alla Camera il Primo Rapporto sulla Finanza Etica e Sostenibile in Europa. Dai dati riportati si capisce chiaramente che c’è una finanza attenta soltanto ad incamerare denaro e a remunerare gli azionisti, costi quello che costi e c’è invece una finanza, della quale Banca Etica è testimonianza, che non soltanto fa attenzione alla provenienza del denaro che raccoglie, ma seleziona con cura i soggetti economici cui fare credito, impiegando più del doppio della raccolta di risparmio per finanziare l’economia reale, rispetto alle così dette “banche di sistema”. La forza delle mafie dipende anche dal fatto che ci sono operatori finanziari che non annusano il denaro in entrata, rendendosi complici di riciclaggio del denaro sporco, o che non si occupano di sostenere le imprese piccole e medie che così hanno maggiori probabilità di finire nel giro del debito usurario di matrice criminale. Un certo sistema bancario è sempre stato il cardine delle strategie mafiose, non dimentichiamoci il delitto Notarbartolo, direttore del Banco di Sicilia, pugnalato a morte il primo Febbraio del 1893, su ordine di Cosa Nostra che non gradiva la sua intransigenza, da allora molte cose sono cambiate e abbiamo leggi più stringenti, ma non basta ancora e la differenza può farla anche scelta più consapevole da parte del risparmiatore.