Improbabile che il Senato calendarizzi la riforma dei Testimoni di Giustizia per l’approvazione definitiva, ho chiesto un intervento a tutta la Commissione Antimafia e in particolare alla Presidente Bindi, prima firmataria del provvedimento, che si è spesa già pubblicamente innumerevoli volte.
Ho molto apprezzato le proposte che la Presidente Bindi ha portato oggi in Commissione sul tema della trasparenza elettorale, perché più si fa per qualificare le candidature, più si contrasta l’astensionismo e più si riduce il peso dei voti controllati dalla mafia, che invece oggi, soprattutto nei centri medio piccoli rischiano di fare la differenza. Ho ricordato che c’è almeno un altro fattore che rischia di allontanare dalla politica le persone per bene: i difficili percorsi di chi denuncia, diventando testimone di giustizia, che spesso viene allontanato per motivi di sicurezza dalla propria località d’origine ed è destinato a perdere il lavoro e spesso l’impresa. Mentre i collusi rimangono a casa propria. La proposta di riforma già approvata all’unanimità dalla Camera e prima ancora all’unanimità dalla stessa Commissione Antimafia, rafforza gli strumenti a sostegno del cittadino che testimonia e resta a casa sua, protetto dallo Stato. Al Senato bastano poche ore per il voto finale, che valgono tanto per il Paese anche sul piano culturale
Forza non possiamo perdere questa occasione. Volontà politica ci vuole…. Grazie