(ANSA) ROMA, 9 DIC – “La Commissione parlamentare antimafia, all’inizio del suo mandato, forse con un eccesso di entusiasmo, si era affacciata alla questione carceri, 41 bis, collaboratori, "protocollo farfalla”: non è mai troppo tardi per andare fino in fondo". A spronare al lavoro l’Antimafia è il deputato Pd Davide Mattiello, che ne fa parte e che commenta l’intervista rilasciata oggi da Marcello Dell’Utri a Giovanni Bianconi sul Corriere della Sera. “Dell’Utri a suo modo – afferma Mattiello – dice la verità, una verità che oggi va bene ai più. La "pacificazione nazionale” come spudoratamente la si definisce e la si invoca da almeno 4 anni, ha nella vicenda Berlusconi un ingrediente fondamentale, ma non vi si esaurisce. L’ingrediente si riverbera nel ruolo cardinale e attuale di persone come Alfano e Verdini, negli “onori alle armi” tributati al ‘patriarca’ per i suoi 80 anni anche da molti storici avversari politici, nella strisciante “beatificazione” dei ‘soldati’ che hanno pagato per tutti, Cuffaro e Dell’Utri appunto, nelle vergognose latitanze politiche di Matacena e Speziali. Ma la “pacificazione nazionale” – prosegue il deputato – ha una portata più vasta: tra la metà degli anni 70 e il 1994 la violenza politica e quella mafiosa hanno provocato centinaia di morti ammazzati. Qualcuno si incaricò allora di fare il lavoro sporco, ovvero finire quella violenza e sedare gli animi. Quelle persone oggi reclamano una tregua, se non proprio pubblici onori. E questa soluzione probabilmente va bene a tanti, anche a qualcuno che pure continua a impegnarsi per la giustizia ma che forse si è persuaso che sarebbero insostenibili certe verità"