Da 20 anni si aspetta lo Statuto del Testimone di Giustizia, la riforma è a portata di mano, servono azioni come quella del Presidio di Libera di Bologna perché aiutano la politica a concentrarsi su questo obiettivo. Le oltre 3200 firme raccolte da questo singolo Presidio in mesi di mobilitazione nel bolognese, riflettono una attesa condivisa e trasversale tra forze sociali e politiche: infatti la PDL 3500 è stata sottoscritta da tutti i partiti presenti in Antimafia e concertata col Governo. La Commissione Giustizia della Camera potrebbe terminare la fase emendativa la prossima settimana e il provvedimento potrebbe essere in Aula già il 19 Dicembre a coronamento di due anni e mezzo di lavoro. Lo Statuto del Testimone di Giustizia garantirà a quei cittadini per bene, che in ragione della denuncia che fanno si espongono ad un rischio tale da rendere inadeguate le misure ordinarie di tutela, forme di sostegno sociale ed economico più adeguate, in modo tale che mai più ci si debba pentire di aver denunciato e mai più il testimone possa venire confuso con i collaboratori. Le firme sono state consegnate a Davide Mattiello (relatore della legge insieme a Stefano Dambruoso), Sandra Zampa, Sergio Lo Giudice, Andrea De Maria.