(ANSA) – ROMA, 14 MAG – Più che un libro è un progetto, ma si presenta nella forma di una favola illustrata e musicata, che mette insieme il lavoro di un deputato piemontese indipendente del Pd, Davide Mattiello, ex dirigente di Libera, che lo ha scritto, la musica di Emanuele Via, pianista della band degli Eugenio in via di Gioia, i disegni di Eugenio Cesaro, che è la voce degli Eugenio di via di Gioia e una casa editrice “rivoluzionaria”, la Marotta & Cafiero, acquistata qualche anno fa dal giovane scrittore Rosario Esposito La Rossa, che ha deciso di pubblicarlo. “E’ un libro sulla difficoltà del restare umani, soprattutto in certe situazioni. E’ un libro che parla del male e del bene, il grande tema di tutte le grandi favole. E’ un libro sul senso profondo di quel gesto che siamo soliti chiamare vita”, ha spiegato lo scrittore Fabio Geda, che lo ha presentato al Salone del Libro. “C’è un momento in cui la favola ha messo le radici dentro di me: è legato al viaggio che facemmo in Russia dopo la strage di Beslam: era il primo giorno di scuola per quei bambini e quello che doveva essere uno giorno di festa divenne un inferno”, ha spiegato Davide Mattiello, l’autore. “Poi ci sono le storie che si riflettono in questa favola e sono qui intorno a questo tavolo”, ha aggiunto indicando gli autori della musica, dei disegni e i responsabili della casa editrice. “Ci siamo detti fin dall’inizio di dare un respiro nazionale a questa casa editrice, casa come luogo di accoglienza, editrice che rende pubblico. L’Inizio è come un uovo, il simbolo, appunto, di un inizio. Davide è un incrociatore di destini, ha fatto incrociare il mio destino con quello di con questi ragazzi”, ha detto Rosario Esposito La Rossa, che ha deciso di pubblicare il volume. “La musica è straordinariamente adeguata al viaggio che abbiamo fatto con questa favola e ai viaggi che si sono combinati insieme”, ha spiegato l’autore, riferendosi alle musiche, riprodotte durante la presentazione, di Emanuele Via. “La favola è in continuo movimento, in perenne agitazione, per questo ho cercato di dare questo tratto mosso anche ai miei disegni”, ha raccontato il ‘disegnatore’ Eugenio Cesaro. Il libro è un viaggio in un passato remoto, che diventa il fondale su cui proiettare un destino differente. Chi ha messo mano al racconto di questo viaggio, trovando parole, disegni e musica, è convinto infatti della necessità di riappropriarsi del regno del possibile. Confortato in questo da un vecchio amico ritrovato: Lev Tolstoj di cui è stato raccolto il grido lanciato oltre cento anni fa contro la follia della guerra.

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