(ANSA) – ROMA, 22 DIC – “L’arresto di Schirripa e’ un segnale atteso da molto tempo: la partita non e’ chiusa, grazie ai magistrati e agli investigatori che hanno dissepolto il caso, come la famiglia chiedeva da anni”. A dirlo e’ il deputato piemontese del Pd Davide Mattiello, componente delle commissioni Giustizia e Antimafia, dopo le novita’ emerse oggi sull’omicidio del procuratore capo del capoluogo piemontese Bruno Caccia. “Ho una speranza – prosegue – che la partita riaperta non si richiuda certificando soltanto il perimetro di responsabilita’ riconducibile agli ‘ndranghetisti che avrebbero voluto e realizzato l’omicidio al piu’ intendendosi con i catanesi di Nitto Santapaola. Spero che la partita riaperta permetta di fare luce sugli interessi piu’ ampi, sulle coperture, sul perche’ certe piste furono abbandonate, sull’eventuale ruolo del pregiudicato mafioso e avvocato Pio Cattafi, rimesso recentemente in liberta’ e sul rapporto tra l’omicidio Caccia e il tentativo di uccidere il pretore Selis ad Aosta nel 1982”. Il deputato ricorda che alcune di queste questioni le aveva poste gia’ nel maggio 2014 quando la commissione Antimafia ando’ in missione a Torino, “ma allora mi sembro’ che non suscitassero interesse, come se non ci fosse piu’ niente da scoprire. Oggi sappiamo che non e’ cosi’”, conclude.