Testimoni di Giustizia: le parole dell’Associazione Nazionale TdG

L’Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia ed il suo Presidente Ignazio Cutrò, esprime il proprio ringraziamento alla Commissione Antimafia  e alla Presidente Bindi per l’ottimo lavoro di inchiesta sui Testimoni di Giustizia, chiede ora che la proposta di legge frutto dell’eccellente lavoro svolto dal V Comitato coordinato dal deputato Mattiello sia al più presto calendarizzata in aula per ridare voce e speranza a quanti in nome della verità e della giustizia hanno offerto il proprio contributo di testimonianza nei processi contro le mafie. L’Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia,  che  in più di una occasione ha pienamente offerto il  proprio contributo allo Stato, tanto nelle aule dei Tribunali quanto in Commissione Antimafia, non manca però di esprimere forti perplessità su l’individuazione di misure a sostegno di persone inserite in contesti familiari mafiosi senza  però che questi possano offrire contributi specifici alla autorità giudiziaria. Occorre piuttosto concentrare l’azione del Parlamento su quelle misure a sostegno di quegli imprenditori e commercianti onesti che chiudono le aziende per effetto dell’‘estorsione mafiosa o peggio per incapacità dello Stato a garantire loro pieno sostegno. Le vicende di imprenditori quali Bentivoglio, Conticello e Cutrò sono esempi di questa imcapacità e inadeguatezza dello Stato. Facciamo quindi appello al Governo e Parlamento a sostenere concretamente gli imprenditori con norme che la nostra Associazione ha già individuato e segnalato alla Commissione Antimafia e al Ministero dell’interno. Adesso tocca alle Istituzioni dare un segnale forte approvando, con quelle modifiche da noi segnalate, la proposta di legge intitolata a Rita Atria e Lea Garofalo.

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