(ANSA) – ROMA, 23 SET – “Confalonieri non si illuda e all’ amico Dell’Utri farebbe meglio a consigliare di raccontare la verita’”. Cosi’ il deputato del Pd Davide Mattiello, componente delle Commissioni Antimafia e Giustizia, al presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri, che e’ stato a trovare Dell’Utri nel carcere di Parma, dove e’ detenuto e a cui ha rilasciato un’intervista su Corsera. “Confalonieri facendosi porta voce di Dell’Utri condannato a 7 anni per mafia – afferma Mattiello – auspica che quanto accaduto alla Cedu, la Corte europea dei diritti dell’uomo, per Contrada, possa toccare pure all’amico. Non si illuda: la sentenza della Cedu e’ frutto di una interpretazione delle norme superficiale, nella quale hanno una responsabilita’ gli agenti del Governo italiano presso la Cedu, che dipendono dal ministero degli Esteri. Bisogna smetterla di affermare che questo reato e’ un reato di genesi giurisprudenziale, definito soltanto a partire dal ‘94”. Il cosi’ detto “concorso esterno” e’ un reato come tutti gli altri, spiega il parlamentare, “frutto del combinato disposto di 110 e 416 bis del cp, semmai la giurisprudenza di Cassazione e’ intervenuta autorevolmente per fissare i perimetri della condotta, come succede sempre”. “All’amico Dell’Utri varrebbe piuttosto la pena consigliare di mettersi a raccontare la storia recente italiana, anziche’ studiare quella medioevale: c’e’ sempre tempo per un ravvedimento operoso che puo’ cambiare anche le condizioni della detenzione. Ma per chi e’ condannato per mafia, l’unico modo per ravvedersi e’ collaborare con lo Stato, vuotando il sacco. In tutti i sensi. Prospettiva questa complicata per chi considera un mafioso come Mangano un eroe”, conclude l’esponente del Pd.