Sequestro cava di Strozza: vi ricordate una certa interrogazione?…

Interrogazione urgente a risposta scritta di DAVIDE MATTIELLO

Al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare . 

il progetto – in fase di approvazione – presentato alla provincia di Bergamo dalla Quarzifera Bergamasca spa, proprietaria del terreno, prevede il recupero ambientale di una excava – situata nel Monte Castra nei comuni di Strozza e Almenno San Salvatore – con l’utilizzo di rifiuti speciali non pericolosi; 

nel progetto della società si stima che per riportare allo stato originario la montagna sono necessari un milione e 600 mila metri cubi di rifiuti; 

sono molte le tipologie di rifiuti speciali che potrebbero essere riciclati in questa zona, tra i quali terreni contaminati di altri siti; 

la zona interessata si sviluppa al di sopra dei centri abitati della Valle Imagna e nei paraggi del torrente Imagna; 

la zona è stata interessata, nel recente passato, da frane e il contesto idrogeologico potrebbe non garantire la sicurezza dal punto di vista ambientale;
lo stesso progetto ammette implicitamente che la zona non si presta per l’aspetto morfologico alla realizzazione di una discarica, tanto da prevedere un muro di contenimento di 150 metri. La discarica verrebbe realizzata in un contesto nel quale, per ammissione della stessa impresa richiedente, è presente fauna rara tutelata dalle direttive comunitarie e dalle convenzioni internazionali; 

nel tempo un comitato spontaneo di cittadini della Valle ha raccolto 8000 firme per interrompere il progetto e tutti i comuni della zona hanno approvato ordini del giorno per evitare l’insediamento della discarica 

CHIEDE

se il Ministro interrogato sia a conoscenza della situazione descritta in premessa e se eventualmente non rilevi, per quanto di competenza, rischi per la fauna protetta dalla normativa europea.

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