Ex cava di Strozza: il comunicato Stampa

(ANSA) – ROMA, 5 GIU – “Ottima operazione nel Bergamasco, dove l’ex cava di Strozza, in valle Imagna, e’ stata posta sotto sequestro, ma servono controlli a tappeto in tutto il nord”. A sostenerlo e’ il deputato Pd Davide Mattiello, componente delle Commissioni Antimafia e Giustizia, che si congratula con le forze dell’ordine e la magistratura per questo intervento: e’ stata infatti sequestrata l’ex cava tra il Monte Botto e il Monte Castra dove sono stati smaltiti oltre 100mila metri cubici di rifiuti speciali, con perquisizioni a carico di 6 indagati. L’operazione “Waste Phantom” e’ stata disposta dalla Direzione Distrettutale Antimafia della Procura della Repubblica di Brescia. “Un risultato importante – osserva Mattiello – che da’ ragione a tutti quei cittadini che avevano sollevato allarmi e preoccupazioni. Io e il collega Guerini proprio un anno fa avevamo sollecitato l’attenzione del Governo su questa vicenda. Un episodio che da un lato conferma l’importanza della nuova normativa sui delitti ambientali e che dall’altro nello specifico suggerisce di tenere alta l’attenzione proprio sulle cave, soprattutto al nord. Penso anche alla mia regione, al Piemonte, e penso ai grandi interessi che girano attorno alla movimentazione terra, al traffico dei rifiuti pericolosi e alle cave, mi riferisco, solfano per fare un esempio alla situazione del basso Piemonte in relazione al progetto del Terzo Valico. Non bastano controlli a campione – concludeMattiello – occorrono controlli a tappeto, sistematici, come quelli che ogni banca fa ai tutti i clienti, che entrano in una agenzia: cosi’ bisogna fare per i camion che ruotano nel circuito dei rifiuti e delle cave. oggi la tecnologia a disposizione lo consente”

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