(ANSA) – ROMA, 26 MAG – “Sugli impresentabili e’ un punto di non ritorno: un precedente che non potra’ piu’ essere ignorato e che migliora la politica. La Commissione Antimafia, su impulso della Presidente Bindi, ha dato concretamente seguito al codice di autoregolamentazione votato da tutti i partiti che impone di non candidare persone rinviate a giudizio e comunque sottoposte a procedimenti penali per fatti riguardanti mafia e corruzione”. Cosi’ Davide Mattiello Pd, componente della Commissione Antimafia. “Perche’ la responsabilita’ della politica – spiega – sta nel selezionare persone libere anche soltanto dal sospetto: una questione di opportunita’ e di chiarezza, che prescinde dal giudizio penale. L’atto della Commissione Antimafia sancisce non soltanto un punto di merito, ma anche un metodo preciso di lavoro che ha coinvolto per la prima volta DNA, DDA, Prefetture e un esito a servizio di tutti i cittadini, perche’ reso noto prima delle elezioni. Non tutto e’ andato per il verso giusto, un po’ per la difficolta’ di ogni prima volta, un po’ per le fughe di notizie che hanno offeso la riservatezza e la serenita’ con la quale si doveva lavorare. Ma chi oggi critica questo lavoro e’ strabico e confonde il dito con la luna: l’antimafia – conclude Mattiello – si fa con il coraggio di fare nomi e cognomi, la Commissione con l’atto di oggi, che sara’ integrato da un prossimo elenco entro venerdi’ scrive una pagina nuova. Indietro non si potra’ tornare”