(ANSA) – ROMA, 27 DIC – “C’è un filo che lega Carminati a Matacena: porta nello studio Mgim di Milano. Bisogna partire dall’operazione "Breakfast” che illuminò gli affari tra ‘ndrangheta e l’ex tesoriere della Lega Belsito: perché è proprio ascoltando le telefonate tra i sodali ‘ndrangheto-padani, che gli inquirenti si imbattono in Matacena, condannato in via definitiva per concorso esterno e nell’interessamento di Scajola". A sostenerlo è il deputato Pd Davide Mattiello, componente delle Commissioni Giustizia e Antimafia, che da tempo chiede di riportare in Italia Amedeo Matacena, latitante a Dubai.
“Tra gli attivissimi sodali di via Durini, sede dello studio Mgim di Milano – sottolinea Mattiello – c’è anche Pasquale Guaglione, già appartenente ai NAR, proprio quando Carminati ne era un leader indiscusso. Credo che in tanti oggi abbiano paura di ciò che potrebbero dire Carminati e Matacena se decidessero di collaborare con la giustizia. Forse è anche per questo che risulta così difficile far estradare Matacena da Dubai? Forse anche per questo si è prudentemente preferito mettere al 41 bis Carminati, lontano da Rebibbia?”. Massimo Carminati è attualmente detenuto in regime di carcere duro nel penitenziario di Tolmezzo.