Riforma dei beni confiscati e la campagna ‘Io riattivo il lavoro’

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(ANSA) – ROMA, 14 OTT – Il deputato Pd Davide Mattiello, componente delle Commissioni Giustizia e Antimafia, ha rilevato che il testo base per la riforma dei beni confiscati e’ gia’ stato approvato a larghissima maggioranza in commissione Giustizia (contraria solo Forza Italia) e in Commissione Antimafia e’ stata approvata una relazione le cui conclusioni sono in sintonia con quel testo base. Anche le norme messe a punto dal ministro della giustizia Orlando il 29 agosto scorso relativamente alla criminalita’ organizzata, vanno nello stessa direzione. “Su questa materia c’e’ la quadra – ha concluso Mattiello – la volonta’ politica e’ convergente e dunque si puo’ arrivare rapidamente alla riforma di cui abbiamo cosi’ bisogno”. Da Luciano Silvestri della Cgil, a Davide Pati di Libera, ad Antonio Russo delle Acli, a Pierpaolo Romani di Avviso Pubblico, e’ arrivata la sollecitazione a non perdere tempo, “e’ un atto di responsabilita’ politica – hanno detto – l’uso sociale delle aziende che meritano di stare sul mercato dimostra che la mafia non e’ imbattibile e sottrae consenso sociale alla stessa mafia”. Sono 450 ad oggi le associazioni e le cooperative, da Trento ad Agrigento, che gestiscono i beni confiscati alle mafie. L’80% passano attraverso gli enti locali. Tra l’altro il Comitato “Io riattivo il lavoro” chiede un’ anagrafe dei beni confiscati ed un albo degli amministratori giudiziari, “alcuni hanno decine di incarichi che fruttano milioni di euro”, ha evidenziato Mattiello, “ed anche su questo serve quanto prima chiarezza”

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