Appello a Orlando: a Parma rischio black out..

(ANSA) – ROMA, 2 GEN – Un appello al ministro della Giustizia Andrea Orlando perche’ disponga al piu’ presto un intervento al supercarcere di Parma dove il sistema di videosorveglianza e videoregistrazione e’ costantemente a rischio black out, e’ arrivato dal deputato Pd Davide Mattiello, componente delle Commissioni Giustizia e Antimafia. Mattiello, il 30 dicembre scorso, aveva incontrato nel carcere di Parma, dove sono detenuti mafiosi di calibro, il presunto capo del sodalizio Roma Capitale Massimo Carminati detenuto in regime di 41/bis, il carcere duro. In quell’occasione era emerso come il sistema elettrico del carcere non sia adeguato a reggere il carico di tensione del sistema. “La direzione del carcere – spiega oggi Mattiello – ha fatto richiesta per avere otto gruppi di continuita’ che garantiscano il funzionamento del sistema ma non ha ricevuto risposta. Sono passati tre giorni e non e’ successo nulla. Questa condizione rende ancora piu’ stressante il lavoro degli operatori di polizia penitenziaria: il sistema puo’ andare in tilt da un momento all’altro ma non si sa mai quando e per quanto tempo. Quando il sistema va in black out – conclude il parlamentare – l’unica modalita’ per garantire la sicurezza e’ il controllo a vista da parte degli agenti e in particolare del Gom per quanto riguarda il 41/bis”. Di qui l’appello al ministro Orlando perche’ disponga al piu’ presto l’intervento. “Da parte mia continuero’ a seguire la situazione”, assicura l’esponente del Pd. (ANSA)

Non spacchettare il DDL Orlando!

“Il ddl Orlando sulla criminalita’ organizzata non venga spacchettato: la complessita’ aumenterebbe e rischieremmo di sprecare una grande opportunita’”. La richiesta arriva da Davide Mattiello, Pd, componente della Commissione parlamentare Antimafia e relatore per la maggioranza della proposta di legge di riforma delle misure di prevenzione patrimoniale e gestione dei beni sequestrati e confiscati. “Alla fine il ddl Orlando e’ arrivato in Parlamento, imboccando la strada del Senato – osserva il deputato – avrei preferito che imboccasse quella della Camera perche’ la Commissione Giustizia ha fatto in questi mesi un tratto di lavoro importante per incardinare, coordinare e ampliare le proposte di legge di riforma delle misure di prevenzione patrimoniale e di gestione delle aziende sequestrate e confiscate alla mafia. Alla Camera avremmo potuto raccogliere e abbinare oltre il ddl Orlando, anche quello Bindi, frutto del lavoro della Commissione Antimafia. Cosi’ non e’ stato”. “Almeno – chiede Mattiello – si eviti di spacchettare il ddl Orlando in Senato: il testo resti affidato in congiunta alle I e alla II Commissione. Diversamente il livello di complessita’ rischia di diventare indistricabile, anche in considerazione della ormai prossima presentazione della relazione Gratteri, che a sua volta annuncia un ampio articolato di riforma del codice antimafia. Di certo c’e’ che stiamo dando grande, quanto doverosa, attenzione alla materia, mi auguro che non prevalga l’imbarazzo della scelta”

Pacchetto che riforma codice antimafia di Orlando e’ serio

(ANSA) – ROMA, 2 SET – “Il pacchetto di norme che riforma il Codice Antimafia, introduce l’auto-riciclaggio, rafforza il falso in bilancio, potenzia l’Agenzia Nazionale, voluto dal Ministro Orlando e firmato insieme al Ministro Alfano e’ il modo serio e concreto per continuare la battaglia contro le mafie, soprattutto quelle silenti, che non usano bombe e kalashnikov, ma la forza dell’intimidazione ambientale e del denaro contante per invadere l’economia legale”. A sostenerlo e’ il parlamentare Pd Davide Mattiello, componente della Commissione Antimafia. “Il Governo, insieme ai Presidenti di Camera e Senato – prosegue l’esponente del Pd – scelga per questo pacchetto l’iter parlamentare piu’ veloce e sicuro e le forze politiche si impegnino a collaborare perche’ queste norme attese e ampiamente condivise diventino applicabili. Per quanto riguarda le frasi di Riina: sono captate attraverso intercettazioni investigative relative a processi in corso. Chi ha compiti istituzionali di indagine e protezione – conclude Mattiello – ha il dovere di prendere sul serio ogni parola, per il resto sarebbe meglio non agevolare il compito al boss che cerca di mandare ordini e messaggi all’esterno, continuando ad amplificarli. Una lezione che dovremmo aver imparato fin dal tempo delle BR’”

Bravo Orlando, ma non dimentichiamo i Testimoni di Giustizia

Bravo Orlando! Ma non dimentichiamo i Testimoni di Giustizia". Lo ha dichiarato il deputato Pd Davide Mattiello che spiega: “Il ddl annunciato dal ministro Orlando, d’intesa con il ministro dell’Interno Alfano, è ricco di novità attese da tempo e molto apprezzabili come l’istituzione della Giornata della memoria delle vittime di mafia, la riorganizzazione dell’Agenzia per i beni confiscati, che sono soltanto due di queste novità. Sono comunque certo che il Ministro è consapevole di quanto la valorizzazione dei cittadini che denunciano sia un ingrediente fondamentale del successo della politica di contrasto alle mafie. Allora – conclude – non perdiamo l’occasione del ddl per istituire la Commissione di Garanzia per i Testimoni di Giustizia, per riorganizzare il Servizio Centrale di Protezione, per rinnovare l’istituto del Cambio delle Generalità, anche per chi voglia essere semplicemente liberato dai contesti mafiosi di appartenenza.