Ricordando Fulvio Sodano

(ANSA) – ROMA, 27 FEB – Sono trascorsi due anni dalla morte dell’ex prefetto di Trapani Fulvio Sodano, la cui figura diede un importante impulso alla lotta contro la mafia trapanese. Nominato prefetto alla fine del 2000, da subito si e’ speso particolarmente in questioni riguardanti i beni confiscati alla mafia e, proprio in questo ambito, a luglio 2003 stipulo’ la “Carta degli impegni libera terra Trapani”, documento che consenti’ di velocizzare le procedure di confisca dei beni ai mafiosi e di incidere concretamente sull’impoverimento del loro patrimonio. Questo pomeriggio, nell’ambito del ricordo “Parole, note e…omaggio a Fulvio Sodano”, con inizio alle ore 17,30 presso la prefettura di Trapani, si svolgera’ l’incontro dal titolo “La bellezza dei beni aziendali confiscati alle mafie”. L’evento, in occasione del secondo anniversario della prematura scomparsa di Sodano, e’ promosso dalla societa’ cooperativa “Calcestruzzi Ericina Libera” e dal presidio “Gian Giacomo Ciaccio Montalto” dell’associazione Libera – Associazioni, Nomi e Numeri contro le mafie. “Oggi siamo a Trapani per ricordare il prefetto Fulvio Sodano, sapendo che il modo migliore per "ricordare” e’ continuare nell’impegno, che in questo caso significa soprattutto togliere ai mafiosi i patrimoni, senza far perdere il lavoro a chi non c’entra niente", dice il deputato Pd Davide Mattiello, componente della Commissione parlamentare Antimafia e relatore della riforma sui beni confiscati, approvata alla Camera in novembre. “La storia della Calcestruzzi Ericina – prosegue l’esponente del Pd – e’ un monumento vivo a questo sforzo. Oggi il nuovo Codice Antimafia approvato dalla Camera l’11 Novembre 2015 aspetta che il Senato se ne curi. C’e’ chi vorrebbe vendere le aziende fin dal sequestro e magari chiudere pure la DIA. C’e’ chi si indigna per il fondo a garanzia del lavoro che abbiamo inserito nella riforma. C’e’ chi cerca di difendere rendite di posizione. C’e’ poi chi per far piacere agli amici, cerca pure di dirottare i Prefetti, quando sono troppo scomodi. Ci sara’ bisogno di tutta la forza possibile per perfezionare la riforma del Codice Antimafia, coraggio!”