Uccidere una persona è un crimine, uccidere una giornalista che sta facendo luce sulla organizzazione del potere è un atto eversivo. Ucciderla in quel modo è terrorismo: evidente la volontà di intimidire tutti coloro che si impegnano sullo stesso fronte”. Così il deputato Pd Davide Mattiello dopo l’uccisione, con una bomba messa nell’auto, della giornalista anti-corruzione Daphne Caruana Galizia, assassinata ieri a Malta.
“Qual è il fronte? Quello che coniuga la grande evasione fiscale, il riciclaggio, la corruzione sistemica, il potere politico, in un pezzo di Europa che con le sue caratteristiche fa comodo a molti. Potranno anche non centrare nulla le mafie tradizionali, ma è evidentemente di tipo mafioso il modo di fare. Non è mafia che si fa corruzione, è corruzione che si fa mafia. L’Europa – prosegue il deputato componente delle commissioni Giustizia e Antimafia – che proprio la scorsa settimana ha fatto un passo avanti nell’organizzazione della Procura europea e ha espresso apprezzamento per la riforma italiana delle misure di prevenzione patrimoniali, abbia coraggio nel procedere senz’altro sulla strada della individuazione e aggressione dei patrimoni illeciti, che sono il motore e il motivo più profondo di questi crimini. Non possono esserci in Europa zone franche