Nel giorno dell’avvicendamento al vertice dell’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati, rinnovo l’appello ai Ministri dell’Interno e della Giustizia: sarebbe un errore grave trasformare l’Agenzia in una nuova ‘IRI’. Immaginare, come pare stiano facendo i Senatori in Commissione Giustizia, di estendere la competenza dell’Agenzia alla gestione dei beni beni fin dalla fase del sequestro significa o far esplodere definitivamente l’Agenzia medesima o trasformarla in una super struttura come risorse paragonabili a quelle di un ministero. Davvero si vuole questo? E dove sono le coperture necessarie? Noi alla Camera abbiamo trovato un equilibrio utile, concentrando le funzioni dell’Agenzia sulla fase della destinazione e del controllo di ciò che avviene dopo la destinazione: ad oggi non si fa praticamente mai e invece non è cosa meno importante che destinare rapidamente i beni definitivamente confiscati. Intanto un pensiero di gratitudine al Prefetto Postiglione che va in pensione dopo aver guidato con energia l’Agenzia in questi anni, intensificando significativamente le destinazioni dei beni e moltiplicando i protocolli a sostegno dei progetti di riutilizzo: auguri di buon lavoro al Prefetto Sodano, che lo sostituisce