(ANSA) – ROMA, 20 SET – “Giovanni Aiello e’ sempre reperibile al domicilio noto in Montauro?” Il dubbio lo pone il deputato del Pd Davide Mattiello, componente delle Commissioni Giustizia e Antimafia, dopo che ‘Il fatto quotidiano’ oggi riporta stralci del verbale di interrogatorio del 3 maggio scorso nel quale il collaboratore Nino Lo Giudice accusa Aiello, l’ex poliziotto noto come “faccia di mostro”, di quasi tutti i delitti eccellenti di Cosa Nostra di cui ancora si discute. “Ovviamente nel merito di queste dichiarazioni non entro – afferma Mattiello – mi limito a considerare che entro il primo di ottobre la DDA di Palermo dovra’ decidere se chiedere l’archiviazione o il rinvio a giudizio sull’omicidio di Nino Agostino e di sua moglie Ida Castelluccio, omicidio per il quale e’ indagato anche Aiello. Ad oggi Aiello non ha subito alcun provvedimento cautelare, mi domando se all’occorrenza egli sia ancora e sempre reperibile all’indirizzo noto. Sarebbe davvero un bel colpo di scena se sparisse proprio ora”. “Per quanto riguarda la travagliata storia di Lo Giudice, tornato recentemente a collaborare con la giustizia – osserva poi il deputato – invece sara’ interessante capire chi lo indusse a mentire nel 2013, infamando magistrati come Pignatone, Prestipino, Donadio, fatti per i quali il pentito risponde di calunnia a Catanzaro: forse cosi’ riusciremo a farci un’idea di chi e perche’ stia facendo da suggeritore, con il rischio di avvelenare il tanto paziente lavoro investigativo e mortificare il bisogno di verita’ di tante famiglie: Agostino, Piazza, Manca, Asta… Ancora una volta”.