Cannabis: a bocca asciutta mafie e mercato

(ANSA) – ROMA, 19 AGO – “E se la legalizzazione della cannabis, oltre ad essere l’occasione per asciugare il business criminale, fosse anche l’occasione per non alimentare nuove speculazioni economiche? Lasciando fuori, per una volta, multinazionali, introiti fiscali e solite contraddizioni. Sotto il monopolio dello Stato potrebbero restare soltanto produzione, trasformazione e commercializzazione ai fini terapeutici e ai fini dell’auto produzione” A scriverlo su Fb è il deputato Pd Davide Mattiello, componente delle Commissioni Giustizia e Antimafia. “Faccio parte dell’intergruppo parlamentare per la legalizzazione – chiarisce – fin dal primo momento e sono tra i firmatari del testo Della Vedova/Giachetti: il testo sul quale stiamo lavorando già prevede le cose a cui alludo, ovvero autoproduzione-autoconsumo, possesso e condivisione legalizzati, così come la produzione a fini terapeutici, ma contiene anche la parte della produzione a fini commerciali sotto il monopolio dello Stato: il modello è quello delle sigarette. Il fatto che in Italia non può non venire in mente quello che è successo e succede con la legalizzazione del gioco d’azzardo. Difficile uscire dalle contraddizioni. La legalizzazione della cannabis è sfida culturale che porta dentro di se’ molta storia e punti di vista solitamente tanto attenti alla libertà di autodeterminazione dell’individuo, quanto critici verso le manipolazioni del mercato. Allora perchè non tagliare la testa al toro e lasciare a bocca asciutta tanto le mafie, quanto il mercato?”, conclude Mattiello.

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