(ANSA) – ROMA, 6 MAG – “Serve che si approvi la prima legge sui testimoni di giustizia, che e’ pronta”. A sostenerlo e’ il deputato Pd Davide Mattiello, a proposito dell’inchiesta di La Repubblica.it sui testimoni di giustizia, “un giusto richiamo ad una situazione che non puo’ piu’ continuare”. “Disse bene Cantone, quando paragono’ la testimone di giustizia Carmelina Prisco ad una ‘rosa nel deserto’: in un Paese dove la cultura ancora prevalente e’ quella del ‘fatti i fatti tuoi che campi cent’anni’, i cittadini onesti che denunciano quello che subiscono o quello che vedono sono rarita’ da proteggere e valorizzare, non certo da mortificare. La Commissione Antimafia – ricorda Mattiello, che in Commissione Antimafia coordina il comitato che si occupa di testimoni di giustizia, collaboratori e vittime di mafia – ha approvato all’unanimita’ nell’ottobre del 2013 la relazione d’inchiesta sullo stato dell’arte e nel dicembre del 2015 ha depositato una proposta di legge di riforma organica, sottoscritta da tutti i gruppi politici e che per questo porta come prima firma quella della presidente Rosy Bindi, ora assegnata alla Commissione Giustizia della Camera. La riforma intanto sanerebbe la prima e piu’ profonda delle ferite: sarebbe la prima legge dedicata ai testimoni di giustizia, la legge 45 del 2001 infatti, andava ad integrare la normativa del ’91 sui collaboratori”. “I testimoni per questo fatto ancora troppo spesso vengono confusi con i collaboratori di giustizia e come tali trattati. La proposta di legge gode anche dell’apprezzamento del Ministero dell’Interno e nessuno dimentica le parole del Ministro Alfano di qualche settimana fa durante la trasmissione Porta a Porta, che registravano l’urgenza di provvedere. La proposta di legge sara’ presto calendarizzata nei lavori della Commissione Giustizia e spero possa avere un iter rapido”, conclude il deputato.