(ANSA) – ROMA, 23 GIU – “La Commissione Antimafia puo’ chiudere i conti con la stagione stragista: abbiamo tutti gli elementi per farlo”: a sostenerlo e’ il deputato Pd Davide Mattiello, componente delle Commissioni Giustizia e Antimafia, a poche ore dalla cerimonia di svelamento, oggi alle 18 a Palermo, della sepoltura del magistrato Giovanni Falcone, ucciso da Cosa Nostra nella strage di Capaci del 1992. “Il giudizio storico e politico su quegli anni – ragiona Mattiello – non coincide con le risultanze giudiziarie, certo deve assumerle, ma ha una sua propria specificita’ e autonomia. Il che significa anche che non interferisce con l’attivita’ in corso della magistratura, penso al processo sulla Trattativa o al Borsellino Quater. Chiudere i conti col passato e’ un atto dovuto alle tante vittime e ai loro famigliari, ma anche al Paese, a noi, e a chi verra’ dopo di noi: perche’ quello che e’ successo in quegli anni non e’ stato soltanto la guerra della mafia contro lo Stato, ma e’ stato il piu’ importante e tragico riordino degli assetti di potere dal secondo dopoguerra in Italia: quello che e’ successo in quegli anni e’ semplicemente il nostro presente”. “Oggi la Commissione Antimafia dispone anche di un atto giudiziario di straordinaria importanza, cristallizzato dalla Cassazione: la sentenza di condanna di Dell’Utri. Sarebbe moralmente inspiegabile, disporre di un simile atto e non usarlo. Vorrei che la Commissione – conclude il deputato – aprisse una sessione di lavoro su questo e che la cominciasse sentendo Vincenzo Agostino e l’attuale Questore di Palermo, dott Longo: perche’ l’omicidio di Nino Agostino, con sua moglie Ida, e’ una delle chiavi piu’ importanti per entrare nella verita’ di quegli anni”