Non sia mortificato il lavoro di magistrati e forze dell’ordine

ROMA, 17 GIU – “Se la politica non fa fino in fondo la propria parte, c’e’ il rischio di mortificare il frutto del lavoro di magistrati e forze dell’ordine. Ribadisco da questa aula del Tribunale di Reggio Calabria la sollecitazione al Governo perche’ Matacena, latitante a Dubai e Speziali, residente a Beirut e oggetto di una misura cautelare, vengano portati in Italia al piu’ presto e messi a disposizione della Giustizia”. Lo sostiene il deputato Pd Davide Mattiello, componente delle Commissioni giustizia e antimafia, che oggi ha preso parte ad una delle udienze in corso a Reggio Calabria per il processo nel quale sono imputati, tra gli altri, l’ex ministro dell’Interno Claudio Scajola e Chiara Rizzo, moglie dell’ex parlamentare di Forza Italia Amedeo Matacena. “Ribadisco poi l’importanza – prosegue il parlamentare – che ha la lettura integrata di quanto emerge a Reggio Calabria, con quello che emerge a Roma con Mafia Capitale e il processo alla P3, fino a Genova con il rinvio a giudizio di Bossi e Belsito, una lettura integrata che faccia anche luce sulle pressioni indebite denunciate da Costantini, gia’ capo centro Aise ad Abu Dabhi, volte a tutelare la presenza di Matacena. Questa lettura integrata e’ compito della DNA, ma anche della Commissione Antimafia. Sono convinto che esista una unica rete di alleanze, capace di mettere in relazione ‘ndrangheta, imprenditori, politici, estrema destra, centri di potere istituzionale: unire questi punti non puo’ essere compito soltanto della Magistratura”. PerMattiello, la Commissione Antimafia, che ha gia’ da un anno iniziato a lavorare su questi fatti, “e’ bene che prosegua senza indugio. Infine spero che Amedeo Matacena possa leggere la lettera pastorale scritta dai Vescovi della Calabria: una denuncia chiara e coraggiosa della ‘ndrangheta e delle responsabilita’ della politica collusa, che lascia aperta la porta della conversione. Perche’ soltanto nella verita’, c’e’ la vera pace”.

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