(ANSA) – ROMA, 8 MAG – Il maxi sequestro di prevenzione eseguito a Palermo impone una accelerazione sulla riforma del Codice Antimafia, nella parte relativa alle misure di prevenzione e all’Agenzia per i beni sequestrati e confiscati ormai matura in Parlamento. Lo afferma il relatore della riforma, il deputato Pd Davide Mattiello, il quale si rivolge ai presidenti di Camera e Senato “affinche’ al piu’ presto venga presa la decisione su quale debba essere il ramo del Parlamento ad iniziare la discussione e al Governo perche’ manifesti i propri orientamenti su alcuni nodi. Noi in Commissione Giustizia Camera siamo pronti”. Pare che il valore dei beni sequestrati per ordine del Tribunale di Palermo, su proposta della Dia di Palermo, a Giuseppe Acanto, gia’ deputato all’Assemblea della Regione siciliana, sia di oltre 700 milioni di euro. “Questo fatto – fa notare Mattiello – e’ una ulteriore conferma del grande lavoro svolto dal Tribunale di Palermo e dagli organi preposti alle proposte di sequestro, che producono quasi il 50% del totale italiano. Uno strumento che si e’ dimostrato decisivo nella lotta al potere mafioso, quello delle misure di prevenzione, e che pero’ ha bisogno di essere riformato in modo da potenziarne efficienza e trasparenza”. “Troppo spesso – osserva l’esponente dem – i sequestri ci mettono anni a diventare confische definitive, cosi’ come sono spesso critiche le procedure di assegnazione dei beni confiscati definitivamente ad opera dell’Agenzia nazionale, che nonostante gli sforzi dell’attuale dirigenza, resta gravemente sotto dimensionata. La riforma e’ pronta, innervata dalle proposte arrivate dalla grande campagna voluta da Cgil, Libera, Avviso Pubblico, Acli, Io riattivo il lavoro, che raccolse oltre 500 mila firme e dal lavoro tempestivamente svolto dalla Commissione Parlamentare Antimafia, votato all’unanimita’ e gia’ passato al vaglio con successo di entrambi i rami del Parlamento. La rapida approvazione della riforma – conclude Mattiello – sarebbe un segnale concreto e importante sulla priorita’ attribuita dal Governo e dalla maggioranza ai temi della legalita’ e del contrasto alle mafie”.