(ANSA) – ROMA, 29 NOV – “Le parole della Presidente della Commissione parlamentare Antimafia Rosy Bindi su mafia e politica, sono la risposta migliore alle critiche e sono il segno di un percorso rigoroso ormai intrapreso”. Lo afferma il deputato Pd Davide Mattiello, componente della Commissione antimafia, dopo che, al termine dell’audizione di due giorni fa dei Pm palermitani in Commissione Antimafia, la Bindi ha annunciato l’intenzione di aprire un’inchiesta sul rapporto tra mafia e politica. “Senza mai interferire con il lavoro della magistratura, questo e’ il metodo che ci siamo imposti, e’ tuttavia emersa la necessita’ di avviare una inchiesta sul tema del rapporto tra mafia e politica: lo imposteremo e sara’ uno dei filoni del lavoro della Commissione antimafia nei prossimi mesi”, aveva detto Bindi. “Auspico che diventi il modo per mettere insieme e approfondire pezzi di un puzzle che la Commissione ha gia’ tra le mani, avendo lavorato molto in questo primo anno”, osserva Mattiello. A cominciare dalla latitanza a Dubai di Amedeo Matacena, gia’ deputato di Forza Italia, condannato per concorso esterno in associazione mafiosa, “che gli Emirati non estradano in Italia, nonostante i documentati e reiterati sforzi delle Autorita’ italiane competenti. Chi protegge ancora Matacena?”, si chiede l’esponente del Pd. “Bene faremmo in Commissione a riprendere il filo della rete di alleanze, considerando anche le motivazioni della sentenza di condanna di Marcello Dell’Utri, che meritano una valutazione sul piano politico alla luce dell’attualita’ e vitalita’ di certi legami”, conclude Mattiello